La torta paradiso, un dolce soffice che piace a tutti. Ricetta dettagliata con suggerimenti.
Da preparare in qualsiasi occasione: perfetta per bambini e anziani, per la prima colazione e la merenda, mette d’accordo chi non ama troppo i dolci. Ottima anche da presentare agli ospiti a fine pasto. Semplice nei suoi ingredienti e perfetta in tutte le stagioni, provare per credere. È la torta paradiso.
La torta paradiso ha una tradizione nella pasticceria lombarda ed è così soffice per l’uso della fecola di patate, la crema di burro e la sua consistenza è sofficissima. Somiglia alla torta margherita ma solo nell’aspetto. Le sue origini risalgono al 1800, quando un frate della Certosa di Pavia prese la ricetta da una ragazza che dalla quale assaggiò questo dolce. Il frate chiese la ricetta e la portò ai confratelli che la battezzarono subito Torta paradiso per il suo gusto celestiale.
Nel 1878 arrivò la ricetta ad un pasticciere di Pavia, Enrico Vigoni, la creò ed ebbe subito un gran successo. In molti sostengono che il suo nome sia conseguente ad un’esclamazione di una nobildonna che dopo averne assaggiato un boccone esclamò:”Questa torta è un paradiso!”
Ma si sa che sull’origine delle ricette esistono sempre più versioni. Comunque ancora adesso esiste questa pasticceria a Pavia dove la torta paradiso si può ancora gustare. Un gusto divino, lo zucchero a velo in superficie e la scioglievolezza ne fanno della torta preferita. Semplicissima da creare anche in casa, con pochi ingredienti. Il tempo necessario è di una mezzoretta per prepararla e 40 minuti per la cottura ma il risultato è assicurato
Quantità per 8 – 10 Persone per una tortiera da 22/24 cm
Utilizzare ingredienti di grande qualità sta alla base per la miglior riuscita di qualsiasi ricetta.
Per burro morbido si intende proprio malleabile, che quando si monti con lo zucchero a velo crei una sorta di panna. Uova fresche, da pesare accuratamente e a temperatura ambiente. Zucchero meglio quello a velo non vanigliato
Limone a foglia, non trattato ma non è l’ingrediente principale, anche senza limone il risultato è ottimo. Lievito: in teoria non sarebbe necessario perché l’impasto si monta naturalmente ma 3 gr di lievito non vanigliato danno un risultato eccezionale. Sale: un pizzico è necessario come per qualsiasi dolce, ne toglie il sapore che potrebbe apparire stucchevole.
Montare burro e zucchero anche per 20 minuti, fino ad ottenere una sorta di panna soffice, il colore deve essere chiarissimo: ci vuole molta pazienza ma un tempo si faceva a meno, ora potrete utilizzare le fruste o la planetaria.
Aggiungere le uova prima pesate e leggermente sbattute con la forchetta, poco alla volta. L’operazione deve essere fatta a bassissima velocità se usate la planetaria, senza fretta.
Il composto ottenuto si deve presentare soffice e aver assunto un colore giallo per effetto delle uova. Solo a questo punto aggiungere le farine: fecola, farina e lievito più sale, il tutto setacciato. Anche le farine da unire al composto un cucchiaio alla volta, fino ad ottenere un risultato sempre cremoso e soffice.
Imburrare e infarinare una teglia dove distribuirete il composto. Il risultato dovrebbe essere liscio ed omogeneo.
Forno preriscaldato statico a 175° per 40 minuti, da non aprire mai prima dei 30 minuti. Dipende dal tipo forno ma difficilmente è una torta che si cuoce in meno di 30 minuti. Sempre valida la prova con lo stuzzicadenti che deve uscire dalla torta perfettamente asciutto.
Appena sfornata ponetela sulla gratella a raffreddarsi: ci vorranno almeno 40 minuti, dipende dalla temperatura dell’ambiente. Quando è fredda spolveratela con abbondante zucchero a velo, ponetela su un piatto da portata e la vostra torta paradiso è pronta!