ll potere nelle note riconosciuto anche dalla medicina moderna: la musicoterapia aiuta.
Quando ascoltiamo un brano musicale che ci piace stiamo meglio, è innegabile. Se poi ci serviamo di cuffie o auricolari e ci rilassiamo magari sdraiati sul divano, allora possiamo pure chiudere gli occhi ed avere sensazioni bellissime. Lo sapevano gli antichi e le popolazioni che hanno utilizzato da sempre il suono perché il corpo ne ricevesse i suoi benefici.
Dagli sciamani in Messico ad altre popolazioni in tutto il mondo per guarire attraverso l’attivazione di determinate frequenze nel nostro cervello. I benefici della musicoterapia sono notevoli, ce ne accorgiamo pure noi della sua efficacia contro lo stress: riduce il cortisolo e l’effetto è rilassante. Quando facciamo sport la musica ci permette di superare meglio lo sforzo e di migliorare le nostre prestazioni.
Secondo le filosofie orientali quando succede uno squilibrio energetico si altera la nostra salute psichica e mentale. Il rimedio perfetto sta nelle vibrazioni prodotte da alcuni strumenti musicali, come le campane tibetane, capaci di rimediare a questo squilibrio donando rilassamento al nostro corpo.
Le campane tibetane, quelle autentiche, sono ciotole di metallo fatte da una lega di ben 7 metalli, oro, argento, rame, piombo, ferro, mercurio e stagno e che corrispondono ai 7 corpi celesti e ai 7 chakra. Cioè l’effetto fisico delle vibrazioni sonore sul corpo, generano un rilassamento profondo, alleviano dolori muscolari ed articolari, aiutano alla rigenerazione dei muscoli e stimolano la circolazione sanguinea oltre ad avere molti altri effetti benefici su mente e corpo.
Anche l’Universo non è uno spazio silenzioso, la Nasa è riuscita a captare, attraverso le sonde Van Allen o Chandra, il suono degli elettroni al lavoro e molto prima Pitagora aveva studiato una teoria secondo la quale il sole, la luna ed i pianeti del sistema solare produrrebbero un suono per effetto dei movimenti di rotazione e rivoluzione; impercettibile all’orecchio umano ma capace di influenzare la vita sulla Terra.
Soprattutto negli ultimi anni sono stati effettuati studi scientifici che hanno dimostrato un’influenza positiva sull’asse ipotalamo-ipofisario, sul sistema nervoso autonomo ed il sistema immunitario, decisamente importanti anche rispetto alla regolazione del metabolismo. Perchè la musica stimola le endorfine che sono gli ormoni della felicità.
Ne beneficia la motilità gastrica e intestinale ed aiuta anche il sistema cardiocircolatorio. È stata utilizzata come aiuto nelle terapie psichiatriche per ridurre sintomi nella schizofrenia, o stati generali si agitazione associati a demenze. Nei pazienti con Parkinson o Alzheimer l’ascolto della musica rilassa e favorisce lo sviluppo del feto in gravidanza.
Nei bambini si è rivelata utile per favorire la capacità di comunicazione e apprendimento, anche in caso di autismo e dislessia. Diminuisce rabbia e tensione e aumenta la creatività.
In molte case di assistenza per malati terminali, o case per anziani, la musicoterapia ha aiutato molti pazienti a trovare l’espressione giusta per i propri sentimenti, anche emozioni inaspettate, ed è servita come approccio terapeutico quando le parole sono meno necessarie e si desiderano sensazioni di benessere, anche temporaneo. Lasciando che gli strumenti musicali regalino quell’armonia di suoni capaci di alleviare dolori e brutti pensieri. Un effetto quasi magico, un beneficio capace di accompagnare i malati durante un percorso difficile, per molti l’ultimo.