Sappiamo che il nostro organismo necessita di carboidrati, proteine e grassi (a prescindere dalla scelta del proprio regime alimentare: onnivoro, vegetariano, vegano, etc.), ma anche di vitamine e di minerali, anch’essi molto importanti per la salute. Queste sostanze sono dette micronutrienti, perché devono essere assunte in piccole quantità, e sono indispensabili per il buon funzionamento del nostro organismo e per una crescita sana e corretta.
Dal momento, però, che non esiste un cibo che contiene tutte le vitamine, è necessario adottare un’alimentazione sana e variegata che possa quindi assicurare un maggiore apporto vitaminico per la salute dell’individuo.
Introdurre quindi le vitamine con l’alimentazione è di fondamentale importanza per l’organismo, in quanto queste aiutano allo sviluppo delle capacità cognitive, rafforzano il sistema nervoso, aumentano la resistenza alle infezioni e proteggono dall’azione dei radicali liberi.
Ed è altresì importante stare dietro all’alimentazione dei bambini, questo perché, dipendesse da loro, la dieta sarebbe spesso povera di frutta e verdura, ma anche di altri nutrienti, e scorrette abitudini alimentari possono arrecare gravi ripercussioni sia sullo sviluppo che sulla salute futura del bambino. Secondo alcune statistiche, risulterebbe un’alta percentuale di bambini italiani tra i 7 e i 10 anni in stato di sovrappeso, soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud.
Vitamina, o “ammina della vita”, così la identificò per la prima volta nel 1912 Casimir Funk, biochimico di origine polacca trapiantato in America, ovvero un composto organico essenziale alla vita dell’uomo. Da lì furono poi identificate nuove vitamine, fino ad arrivare alle tuttora 13 conosciute.
Come accennato in precedenza, sono 13 le vitamine attualmente conosciute e tra loro si differenziano per proprietà, struttura chimica e funzioni svolte; ma rivestono tutte ruoli fondamentali per l’organismo. Considerando la struttura e le funzioni, le vitamine possono classificarsi in due macrogruppi: quello delle vitamine idrosolubili e quello delle vitamine liposolubili.
Le prime, come indica il termine stesso, sono solubili in acqua e vanno assunte quotidianamente attraverso l’alimentazione, perché l’organismo non è in grado di farne scorta. Di queste ne fanno parte tutte le molecole del gruppo B (B1 o tiamina; B2 o riboflavina; B3 o niacina; B5 o acido pantotenico; B6 o piridossina; B8 o biotina; B9 o acido folico; B12 o cobalamina) assieme alla vitamina C (acido ascorbico).
Mentre le seconde si sciolgono nei grassi e sono accumulate nel fegato. Qui vi rientrano le vitamine A (o retinolo), D (o calciferolo), E (o tocoferolo), K (o naftochinone).
Ogni vitamina è indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo. Infatti queste sono coinvolte in numerose reazioni e processi metabolici e possono contribuire allo sviluppo ed al corretto funzionamento di organi e tessuti. Inoltre, alcune vitamine possiedono importanti proprietà antiossidanti, che contrastano l’azione dei radicali liberi.
Le vitamine non hanno un potere calorico e non hanno un ruolo prettamente energetico, ma sono comunque fondamentali per regolare buona parte delle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo. Alcune vitamine, ad esempio, intervengono nella regolazione ormonale, altre sono invece essenziali per il buon funzionamento del sistema nervoso.
Vi è però da sapere che il fabbisogno di una vitamina può variare in funzione all’età, al sesso e alla condizione in cui si trova l’individuo; quindi non è uguale per tutti.
Le vitamine sono indispensabili per la salute di un individuo, principalmente per due motivi: danno energia e regolano le funzioni delle cellule ed il loro continuo lavoro di trasformazione delle sostanze.
Si tratta quindi di nutrienti essenziali, contenuti nei cibi e che vanno introdotti nell’organismo. Purtroppo, però, questo non sempre avviene, perché la resistenza delle vitamine non è molto alta; basti pensare a quando si fanno bollire delle verdure o della frutta in acqua, in questo modo gran parte dei nutrienti si disperde e quindi si perde buona parte dei benefici. Si potrebbe quindi parlare di carenza di vitamine, che può portare a conseguenze più o meno gravi fino ad arrivare all’insorgenza di vere e proprie malattie.
Quando vi è una carenza nutrizionale, accertata da controlli medici, si può eventualmente ricorrere all’utilizzo di integratori vitaminici specifici, purché dietro suggerimento di una persona esperta in materia.
Gli esperti affermano quindi l’importanza di promuovere un’alimentazione variegata, anche ai bambini, che deve essere ricca di vitamine e di minerali necessari per lo sviluppo armonico dell’organismo. Stando attenti sia ad un’eventuale carenza sia ad un’eventuale eccesso di vitamine, che in entrambi i casi potrebbero recare dei problemi alla salute.
Valeria Glaray