Oggigiorno, diversi medici sembra stiano sperimentando i benefici della cannabis per scopo medico per trattare specifiche patologie. Ma, nonostante gli enormi passi avanti compiuti dalla ricerca, tuttora molte persone si dimostrano scettiche sulla sua efficacia, soprattutto quando si fa menzione ai possibili effetti benefici sulla salute e sulla psiche degli individui.
Oltre all’uso medico, in tanti acquistano poi diversi prodotti per soddisfare le più svariate esigenze come nel caso del collezionismo di semi femminizzati di qualità online molto discusso, anche per via dei grossi player che ne permettono l’acquisto comodamente da casa.
Questo articolo ha il proposito di offrire una breve panoramica sui benefici della cannabis light, sia a livello fisico che psicologico, ponendo l’accento su alcuni studi che, seppur siano in fase embrionale, sembrano essere promettenti.
La cannabis light ha effetti benefici su corpo e mente? Sì, alcuni studi lo confermano
Nonostante oggi molti vedano nella marijuana pericolo, dipendenza e danni alla salute, già nell’antichità si faceva uso di questa sostanza. Certo, non c’erano delle prove scientifiche che dimostrassero la sua effettiva efficacia, ma è inconfutabile che gli antichi egizi e altre popolazioni se ne siano serviti per diversi scopi.
Ad oggi, sappiamo che gli effetti benefici ci sono eccome: secondo alcuni studi, pare che il cannabidiolo (CBD) interagisca con il nostro sistema endocannabinoide, stimolando i suoi recettori.
Ma questo non è l’unico aspetto positivo.
Come molti sanno, il CBD ha delle proprietà rilassanti che migliorano la qualità del sonno e aiutano a ridurre stress e ansia, questo componente funge infatti da regolatore dell’umore, aiutando peraltro coloro che soffrono di attacchi di panico o depressione.
E poiché l’ansia è uno dei fattori che incide negativamente sulla digestione, l’uso di cannabis light potrebbe rivelarsi un prezioso alleato per trattare alcune infiammazioni dell’apparato intestinale.
Com’è facilmente intuibile dal nome, la sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo che interessa l’intestino. Tendenzialmente colpisce con incidenza maggiore le donne tra i venti e i cinquanta anni, e si manifesta tramite forti dolori all’addome, gonfiore, irritazione e problemi legati all’evacuazione, come diarrea, stitichezza o meteorismo.
In linea generale, non è possibile ricondurre questo disturbo a una specifica causa, anzi, sarebbe più corretto dire che i fattori scatenanti sono molteplici.
Uno degli aspetti di primaria importanza riguarda la predisposizione genetica, seguita da intolleranze particolari, infezioni e fattori psichici.
Contrariamente a ciò che molti credono, ansia e stress potrebbero incidere negativamente sulla salute dell’intestino ma per comprendere meglio come ciò avvenga, basta immaginare che quest’ultimo si comporti come il nostro cervello: se sotto una condizione di pressione continua ed emozioni troppo forti, il suo benessere può essere compromesso.
Ma veniamo al dunque: in che modo la cannabis light potrebbe aiutare a trattare la sindrome dell’intestino irritabile?
Per rispondere a questa domanda, occorre fare una piccola premessa: non esiste una cura univoca e universale per questo disturbo.
In base alle condizioni del paziente, si può optare per una particolare dieta assieme a degli integratori, oppure si possono prescrivere dei farmaci specifici per il controllo di ansia e stress ed è proprio in questo contesto che la cannabis trova il suo spazio.
Abbiamo detto che questa sostanza ha effetti benefici per contrastare stati di stress e malessere: se questi ultimi sono fattori scatenanti di disordini intestinali, allora la marijuana light potrebbe rivelarsi un prezioso alleato per il paziente anche perché il tetraidrocannabinolo (THC), se contenuto nelle giuste dosi, può aiutare a:
Dall’altra parte, il cannabidiolo (CBD) è un cannabinoide presente nella pianta che ha effetti antinfiammatori e potrebbe alleviare lo stato di patimento fisico del paziente.
Non a caso, la cannabis medica viene utilizzata per lenire il dolore di patologie gravi.
Abbiamo detto che il CBD è una sostanza con forti proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche e per questo motivo, viene spesso adoperato in campo medico per aiutare quei pazienti che lamentano particolari dolori fisici e non.
Proprio a riguardo diversi medici stanno sperimentando la cannabis light sui pazienti che soffrono di tumori. I risultati farebbero ben sperare e di recente si stanno conducendo numerose ricerche con l’obiettivo di dimostrare che la cannabis può avere anche delle proprietà capaci di trattare il cancro.
Ad oggi, non esistono delle prove concrete a sostegno di questa tesi, ma gli studi sembrano proseguire verso la strada giusta ed inoltre, è stato ampiamente dimostrato che la cannabis ha effetti sedativi per patologie come:
Da ciò ne emerge che questa sostanza, tutt’oggi additata come pericolosa e dannosa per gli individui, ha in realtà effetti benefici sia sul corpo che sulla mente e dalla quale si possono trarre innumerevoli vantaggi.
Questo articolo annovera i benefici della cannabis light sulla salute e sulla psiche. Abbiamo visto come sussistano diverse tesi che attribuiscono a questa sostanza effetti rilassanti, antidolorifici e antinfiammatori, capaci anche di ridurre ansia e stress.
Oltre a migliorare la qualità del sonno, alcuni studi hanno dimostrato che il suo uso potrebbe rivelarsi vantaggioso per la sindrome dell’intestino irritabile e per ridurre lo stato di dolore nei pazienti malati di cancro, Parkinson, epilessia e sclerosi multipla.
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