• 27 Dicembre 2024
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Dieta e insonnia: qual è la correlazione?

Vi siete mai chiesti quale sia la correlazione tra dieta e insonnia? Per chi non riesce a dormire la notte ed è in cerca di una soluzione, potrebbe iniziare con il cambiare le proprie abitudini alimentari. Alcuni cibi stimolano la produzione di melatonina che favorisce il ciclo sonno-veglia. Mangiare a ore insolite o consumare pasti abbondanti, invece, sfasa il ritmo circadiano.

Dieta e insonnia: i cibi da prediligere

Gli alimenti che contengono magnesio, calcio e vitamina B facilitano il rilassamento del corpo. Questi minerali si trovano nella frutta secca, cereali integrali, piselli e fagioli, ma anche in erbe aromatiche come il tarassaco, il rosmarino e la menta.

Le verdure a foglia verde, legumi, latte e riso integrale, invece, contengono una sostanza chiamata triptofano che stimola la produzione di melanina. Anche gli Omega 3 svolgono un’azione fondamentale per il ritmo sonno-veglia: si trovano soprattutto nelle carni magre e nel pesce azzurro.

Quando si è ai fornelli, sarebbe poi una buona abitudine prediligere cotture semplici, come quelle ai ferri, al vapore o al cartoccio. Per cena, poi, bisognerebbe mangiare leggero e far passare almeno 2 ore prima di andare a dormire. Se avete un cane, approfittatene per fargli fare una passeggiata! Fare un po’ di movimento, al posto di sdraiarsi subito sul divano, vi aiuterà a dormire meglio.

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Broccoli e carote (Pixabay)

Dieta e insonnia: cosa non fare

Tutti coloro che non riescono a riposare bene durante la notte, dovrebbero limitare il consumo di insaccati, dolci o alimenti fritti, soprattutto a cena. Tenere lontane anche tutte quelle sostanze eccitanti come il caffè, il cioccolato o energy drink. Lo stesso discorso vale per le bevande alcoliche, responsabili di un sonno scostante che di certo non farà sentire riposati il giorno successivo.

Conclusioni

Dormire è fondamentale per ricaricare il corpo e rigenerare l’organismo. Entrare nella fase più profonda del sonno, detta REM, contribuisce a sviluppare memoria e concentrazione. Al contrario, sfasare il ritmo circadiano contribuisce a sviluppare stress, spossatezza, preoccupazioni. Incide negativamente anche sul metabolismo, per cui il riposare poco e male talvolta coincider con l’aumento di peso corporeo.

Talvolta, l’insonnia è dettata da abitudini sbagliate, come quelle alimentari. Cambiare lo stile di vita potrebbe quindi fare la differenza su un aspetto così importante per la nostra vita: il riposo.

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Manuela Pilloni

Laureata in Nuove Tecnologie dell'Arte, Teatro Fisico e Digital Marketing. Da sempre interessata alla comunicazione in ogni sua sfaccettatura, lavoro come Web Content Editor.

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