Lo sport è un’attività fondamentale per l’uomo e per il suo benessere psicofisico, ma lo è altrettanto anche per i bambini, perché questo favorisce una crescita psicofisica adeguata e facilita la socializzazione e la gestione dello stress. Ed è per questi motivi, ma non solo, che i pediatri sostengono sia opportuno iniziare i bambini alle attività sportive e far capire loro l’importanza di queste fin da piccolissimi.
Secondo i dati Istat, il nostro Paese risulterebbe essere quello tra i più sedentari d’Europa, un dato che riguarda sia gli adulti che i bambini. Ad oggi, infatti, un bambino su tre risulta essere in sovrappeso.
L’abitudine al movimento dovrebbe essere promossa fin dalla prima infanzia. Si dovrebbe far avvicinare i bambini allo sport incoraggiandoli, magari dando loro il buon esempio con un’attività fisica non strutturata (camminata, corsa, nuoto), per poi arrivare a proporre la sperimentazione di sport specifici, assecondando sempre i desideri del bambino.
Un bambino può essere attratto fin da subito da una specifica attività fisica, ma potrebbe comunque voler provare diverse discipline prima di decidere. In questi casi la sperimentazione è spesso sottovalutata, questa gli dà la possibilità di esercitare diversi schemi motori, di conoscere meglio il proprio corpo e di scoprire l’attività sportiva più adatta alle proprie caratteristiche fisiche e mentali.
I bambini non sono tutti uguali ma, in genere, a questi piace fare attività fisica e la svolgono divertendosi, senza nutrire sentimenti agonistici e di prevalsa sugli altri, almeno fino a che non vengono assorbite queste inclinazioni di competizione dal comportamento degli adulti.
Vi sono però molti genitori che non sanno da dove cominciare e quale attività sia più adeguata al proprio bambino. Per tali motivazioni, gli esperti hanno rilasciato alcune informazioni su sport e bambini che potrebbero tornare utili.
Lo sport è una pratica sociale divertente ed educativa per un bambino e, se praticato in età pediatrica, questo darà anche risvolti positivi sia sulla salute che sullo sviluppo psicofisico.
Sono molteplici i benefici dello sport e dell’attività motoria in un bambino:
Poi ogni disciplina apporterà degli specifici benefici, ad esempio lo sviluppo della forza, della velocità e della resistenza se si praticano sport come calcio e nuoto; o il miglioramento del senso dell’orientamento, dell’equilibrio e la capacità di coordinazione e precisione nel caso di atletica o ginnastica artistica.
Lo sport, salvo casi particolari, fa bene ad ogni bambino, da quelli che hanno un animo più introverso a quelli che mostrano comportamenti più ribelli e aggressivi:
Nella società attuale, frenetica ed ormai sempre più tecnologica, i bambini tendono ad adagiarsi sempre più nell’ozio, abituandosi così ad una vita sedentaria: passando dal trascorrere molte ore seduti a scuola e a casa facendo i compiti alla tentazione di passare il resto del proprio tempo libero seduti sul divano a guardare la televisione, gli smartphone, i tablet o a giocare con i videogame.
Questa tendenza alla sedentarietà, associata a cattive abitudini alimentari, causa infatti fenomeni sempre più in crescita di sovrappeso e obesità infantile. In questi casi l’attività fisica risulterebbe la soluzione più efficace.
Non esiste uno sport ideale per i bambini, ognuno dovrà trovare il proprio a seconda dei desideri e delle passioni, anche l’età andrebbe considerata. Per i bambini più piccoli sarebbe preferibile una semplice attività motoria, come correre e giocare nei prati, qui la presenza dell’adulto servirà solamente per controllare che i bambini non si facciano male.
Crescendo il bambino potrà privilegiare gli sport in cui tutto il loro corpo verrà sollecitato armonicamente, che si tratti di uno sport individuale o di squadra dipenderà dalla decisione che spetta a lui stesso.
La cosa importante è non forzare ed imporre al bambino la scelta di un determinato sport solo perché magari il genitore da giovane primeggiava in esso, oppure perché gli sarebbe piaciuto farlo ma non ha potuto, o ancora perché si tratta di uno sport ritenuto migliore di altri a prescindere. Inoltre un bambino non dovrebbe mai essere messo sotto pressione e con l’aspettativa di dover raggiungere un certo risultato sportivo per rendere fieri i propri familiari.
I bambini devono essere lasciati liberi di scegliere, li si può però aiutare a trovare insieme un’attività che possa piacere e che possa essere in linea con i loro desideri. E li si potrà aiutare basandosi anche su diversi fattori: quali sport fanno i loro amici e compagni, il tempo a disposizione durante la settimana per praticare l’attività, quali sono le sue passioni, le sue attitudini personali e molto altro.
Secondo il parere degli esperti, tra cui pediatri e psicologi, prima dei 6 anni non c’è differenza tra i vari sport, perché si tratta di un approccio ludico e non si entra nello specifico di una disciplina sportiva. Secondo questi, valide attività per tale fascia di età potrebbero essere: la bicicletta, che aiuta ad acquisire fiducia in se stessi, insegna l’equilibrio e rinforza gli arti inferiori; la danza, che insegna ad avere una postura corretta e regala grazia nei movimenti; la ginnastica, il pattinaggio ed il nuoto, attività che favoriscono lo sviluppo armonico di tutto il fisico.
Dai 6 anni in poi vi è un progressivo sviluppo sia del fisico che delle capacità di coordinazione dei movimenti, che consente quindi l’approccio a nuove discipline sportive: la pallavolo, la pallacanestro, il calcio, il tennis, il karate, etc.
Il bambino impara a confrontarsi con il gioco e lo sport è un gioco ben strutturato. Successivamente, gli esperti sostengono dai 6 anni in su, si potrà poi parlare di sport agonistico. Il desiderio di farsi valere e di primeggiare sono un desiderio naturale nell’uomo e l’agonismo è la base di ogni confronto, ma questo deve essere ben dosato e controllato.
Se l’agonismo viene portato avanti nel modo corretto, ci potranno essere diversi effetti positivi nei bambini e fondamentale saranno il sostegno della famiglia ed il ruolo dell’allenatore per il valore formativo della pratica scelta.
La famiglia, la scuola e lo sport sono gli ambiti in cui il bambino cresce, matura e viene educato e formato. Dei primi due ci si occupa normalmente, mentre per quanto riguarda lo sport, questo risulterebbe essere più trascurato.
L’attività fisica è molto importante per i bambini e apporta molteplici benefici a livello psicofisico, inoltre praticare uno sport permette loro di costruire fiducia in se stessi ed autostima, arricchisce il loro bagaglio emozionale, svilupperà la loro personalità e impareranno a stabilire uno stile di vita sano.
Ma i bambini non sono tutti uguali e non tutti amano lo sport allo stesso modo. Non si tratta di obbligarli a praticare sport se proprio non vogliono, ma sarebbe buona cosa per un adulto incoraggiarli. Se poi non vi è uno sport che piace, l’importante sarà di fare almeno dell’attività motoria, che può essere una semplice camminata o una gita in bicicletta.
Valeria Glaray