• 18 Novembre 2024
  • A TAVOLA

Pomodoro: re incontrastato della tavola italiana

Dal pomodoro classico per insalata al San Marzano, perfetto per la passata, moltissime varietà da perderci la testa.

Estate vuol dire tempo di pomodori, quelli che maturano naturalmente al sole, magari nel proprio orticello, sul balcone di casa: non più il sapore del pomodoro acquistato per il tutto il resto dell’anno, in certi casi poco gustoso. Ora è il suo tempo e nel nostro Paese ne esistono decine di varietà, ognuna con le proprie caratteristiche. Un ortaggio versatile, protagonista della dieta mediterranea e presente sulle tavole ormai per tutto l’anno.

Sapete che è un frutto?

Certo, perché secondo la botanica il pomodoro risulta il frutto che si sviluppa da un fiore e che contiene i semi al proprio interno. Come peperoni, cetrioli zucca piselli… Ed ora che abbiamo fatto un po’ di chiarezza guardiamo alla sua origine.

Le sue origini

Il pomodoro (Solanum lycopersicum) ha la sua origine in Sudamerica ed arriva in Europa nel 1500; nel nostro paese si è diffuso tra il 1700 ed il 1800 ed all’inizio ha dovuto fare i conti con una certa diffidenza. Ha bisogno di acqua e soprattutto di sole, per raggiungere quel colore pieno ed il profumo che tutti conosciamo; il nostro Sud Italia il suo regno di cui è l’indiscusso sovrano. Oggi è diventato un prodotto fondamentale e non ne possiamo proprio fare a meno, tanto che lo acquistiamo persino in inverno, quando certamente non è di stagione.

Uno degli ortaggi più coltivati negli orti italiani ed è protagonista di tantissimi piatti fondamentali delle nostre tradizioni culinarie, come la pizza o la pasta al sugo. In poche parole non possiamo fare a meno di questo frutto.

pomodoro

Perfetto per la dieta

Le calorie per 100 gr di prodotto sono inferiori a 20 e la combinazione tra acido citrico e acido malico stimola la sazietà. Il fatto che sia ricco di acqua e di fibre aiuta il nostro organismo ed è un perfetto alleato se si vuole perdere peso. Ovviamente si intende consumato crudo, a pezzi o nella classica passata.

È ricco di vitamina C concentrata in quella specie di gel che possiamo vedere intorno ai suoi semini; abbonda di antiossidanti, uno di questi, il licopene , contenuto nel pomodoro crudo viene assorbito in quantità elevate se accostato all’olio extra vergine di oliva: che dire, un’unione perfetta che aiuta a frenare l’invecchiamento cellulare, regalandoci un effetto anti-aging preziosissimo.

Il suo nome

Il “pomo d’oro“ era un frutto di colore giallo, poi le varie selezioni l’hanno reso di colore rosso. Il suo nome per certi è stato coniato in Francia quando nell’800 era ritenuto soprattutto un frutto ornamentale, “pomme d’or“.

Altri sostengono che sia da attribuire al padre della botanica, Pietro Andrea Mattioli (1501-1577 ). Il pomodoro quindi arrivò al Nord del nostro paese per spostarsi al Sud solo vent’anni dopo. Lì trovò il suo habitat perfetto e da allora i pomodori più gustosi si coltivano nelle nostre regioni meridionali. Oggi con la selezione genetica per mano dei botanici ne esistono 320 specie catalogate e a noi non rimane che l’imbarazzo della scelta.

Cristina Baron

Nata a Brescia, a 18 anni mi sono trasferita a Londra per un periodo. Al ritorno ho conseguito a Milano la laurea in Scienze Politiche con indirizzo internazionale pubblicistico. Vivo a Torino da 30 anni ed ho un figlio. Mi sono sempre occupata di scrittura anche ricoprendo ruoli imprenditoriali. Ho scritto e pubblicato due romanzi e ne ho altri nel cassetto. Il mio lavoro, la mia vita sono da sempre accompagnati da incessante curiosità ed inguaribile passione.

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