“Si può guardare al futuro con un prudente ottimismo e con fiducia“. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Mario Draghi, nell’incontro con i giornalisti a cui ha preso parte insieme al ministro della Salute Roberto Speranza. La conferenza stampa che si è svolta al termine di una cabina di regia che è servita all’esecutivo per discutere sulla strategia di riaperture.
Il premier ha spiegato che sono stati tre i blocchi di provvedimenti sui quali si è discusso: le riaperture, lo scostamento di bilancio e il Def e le opere messe in cantiere.
Sulle riaperture la cabina di regia ha deciso di anticipare al 26 aprile l’introduzione della zona gialla, abolita temporaneamente, ma con un sostanziale cambiamento rispetto al passato: si darà precedenza alle attività all’aperto, compresa la ristorazione sia a pranzo che cena, e a tutte le scuole di ogni ordine grado, che riapriranno in presenza nelle zone gialle e in quelle arancione mentre in rosso ci sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza.
“Oggi il Governo ha preso un rischio, un rischio ragionato, fondato sui dati, che sono in miglioramento. Rischio che secondo Draghi incontrerà le aspettative dei cittadini, migliaia quelli riversatisi in piazza nelle ultime settimane a causa della situazione economica allo stremo, e che funzionerà a patto che gli italiani seguano scrupolosamente i provvedimenti emanati per la riapertura in sicurezza delle attività. L’azzardo, se così lo vogliamo definire, è stato possibile grazie all’evoluzione in positivo della campagna di vaccinazione nonostante la comparsa di qualche “sorpresa negativa”.
In riferimento alla campagna vaccinale il presidente del Consiglio ha ringraziato il ministro Speranza, per il lavoro profuso prima degli ultimi provvedimenti, e lo ha difeso dai duri attacchi giunti soprattutto da Lega e Fdi: “Credo che le critiche nei suoi confronti dovessero trovare pace fino dall’inizio, perché non erano infondate e ingiustificate, ho già detto che lo stimo e l’ho voluto io“.
Sul piano nazionale di rilancio e resilienza Draghi ha spiegato: “Al di là dell’entità dello scostamento di bilancio, 40 miliardi va sottolineato il percorso di rientro dal deficit, che solo nel 2025 vedrà il 3%. È una scommessa sulla crescita: se sarà quella che ci attendiamo da tutti i nostri provvedimenti vinceremo la scommessa senza una manovra correttiva“.
Il premier ha sottolineato la forte volontà di attuare un piano di crescita all’insegna della crescita sostenibile rispettosa dell’ambiente e basato sul debito buono: “il debito lo abbiamo fatto e lo faremo, ma va investito bene“. Per l’esperto economista i fattori che potrebbero essere fondamentali alla buona riuscita dell’operazione sono legati alla semplificazione delle norme che regolano gli investimenti e che siano effettuati senza ritardi o rallentamenti. Se per Draghi il rimbalzo del Pil “è certo“ al contrario è impossibile prevederne la portata: “La sfida è assicurare che dopo la ripresa dei prossimi mesi continueremo a crescere, a mantenere alto il livello dell’occupazione“.
Infine sulla riapertura dei cantieri e sulla nomina di 57 commissari per 57 opere ha dichiarato: “Il ministro Giovannini ha preparato un cronoprogramma in cui si vede la data di apertura dei cantieri, per cui sarete in grado di dire che il Governo ha scherzato se non vedrete i risultati“. Tutto ciò è stato possibile perché “abbiamo specificato e concordato i vari stadi con tutte le autorità che hanno un rilievo nell’autorizzare o nell’approvare l’opera“.