Il presidente ucraino ha accusato gli alti ufficiali di essere traditori
Volodymyr Zelensky ha licenziato due generali, accusandoli di essere “antieroi” e “traditori“. Si tratta dell’ex capo del dipartimento principale del servizio di sicurezza interno (Sbu), Naumov Andriy Olehovych, e l’ex capo del servizio di sicurezza nella regione di Kherson, Serhiy Oleksandrovych.
Il presidente ucraino lo ha annunciato in un video notturno: “Oggi è stata presa un’altra decisione riguardante gli antieroi. Adesso non ho tempo di trattare con tutti questi traditori, ma gradualmente saranno puniti“. I due generali sono stati quindi degradati. “Questi militari – le durissime parole di Zelensky – che non hanno deciso dov’è la loro madrepatria, che hanno violato il giuramento di fedeltà al popolo ucraino per la protezione dello stato, della sua libertà e indipendenza, verranno inevitabilmente privati del loro grado militare“.
E’ scoppiato un vasto incendio in un deposito di petrolio a Belgorod, in territorio russo, vicino al confine con l’Ucraina. Le fiamme si sono sviluppate in 8 depositi della compagnia petrolifera Rosneft a seguito di un attacco aereo: a sparare sarebbero stati due elicotteri ucraini, sostiene Mosca. Il governatore della regione ha fatto sapere che non ci sono state vittime, né ci saranno problemi di approvvigionamento di carburante. Sul posto sono arrivate decine di pattuglie dei vigili del fuoco. “Questo attacco peserà sui negoziati“, ha avvertito la Russia.
Roberta Metsola si sta recando a Kiev. E’ la stessa presidente del Parlamento europeo ad annunciarlo sul suo profilo Twitter. E’ la prima istituzione europea a recarsi in Ucraina dall’inizio della guerra.
Secondo il Ministero della difesa britannico, le forze ucraine hanno riconquistato alcuni villaggi sulle linee di approvvigionamento tra Kiev e Chernihiv. Hanno anche effettuato con successo alcuni contrattacchi intorno alla capitale. Ma su queste due città sono continuati i bombardamenti e i lanci di missili russi.
Il giorno dopo il decreto del Cremlino che torna a imporre il pagamento in rubli del gas e la ferma opposizione europea, ci sono problemi sull’approvvigionamento di gas verso Polonia e Germania. Secondo l’agenzia Bloomberg, i trasferimenti di metano lungo le condotte Yamal-Europe attraverso la Polonia risultano interrotte. Sono regolari invece le forniture attraverso gli altri gasdotti. Gazprom sostiene che tutto sta procedendo regolarmente.