Il presidente ucraino chiede aerei e mezzi corazzati
Il summit straordinario della Nato a Bruxelles si è aperto con l’intervento di Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha parlato per circa 8 minuti ai leader dei 30 paesi membri dell’Alleanza. A loro ha chiesto “aiuti senza limitazioni“.
“Avete migliaia di jet, datecene l’1%. Avete 20 mila carri armati. Ve ne chiediamo l’1% per sbloccare le nostre città sotto assedio“, ha insistito Zelensky, che ha ricordato le sue ripetute richieste di instaurare una no-fly zone. “Non abbiamo ricevuto una risposta chiara“, ha lamentato il presidente, che ora, preso atto dell’impossibilità di un intervento diretto, prova a sollecitare la consegna di mezzi bellici.
“In questo mese di guerra la Russia ha lanciato oltre 1000 missili e effettuato centinaia di attacchi aerei – ha sostenuto Zelensky – vogliamo solo salvare la nostra gente“. Il presidente ha poi denunciato l’utilizzo da parte russa di bombe al fosforo, come già avevano fatto ieri altre autorità ucraine. “La difesa ucraina è strenua ed eroica, ha proseguito, ma 10 milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie case e 3,5 milioni sono già nei vostri paesi.
Richieste che, per il momento, non sono state accolte. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha infatti annunciato che “Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all’Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari“. Niente jet o tank, ma armi difensive, anticarro e antiaeree.
“Siamo uniti in difesa della democrazia e al fianco del popolo ucraino“. Lo scrive su Twitter il presidente americano Joe Biden. Oggi incontro i nostri alleati “per discutere la nostra risposta all’attacco ingiustificato e non provocato della Russia contro l’Ucraina“. L’inquilino della Casa bianca annuncia poi restrizioni per altre 400 personalità russe, funzionari, giuristi.