• 22 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Zelensky a Putin: “Parliamoci”. Accordo sui corridoi umanitari

Al secondo round del negoziato accordo sui corridoi umanitari e su una tregua temporanea

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky vorrebbe parlare direttamente con Putin. Un colloquio diretto, sostiene il leader ucraino, è “l’unico modo per fermare la guerra“. “Parliamoci – aggiunge rivolgendosi al presidente russo – ma non a 30 metri come con Macron e Scholz, siediti e parla con me. Di che hai paura?” Zelensky ha poi avvertito: “Se non resistiamo, Putin si fermerà solo a Berlino”. “Servirebbe – ha aggiunto – una no-fly zone” per evitare i bombardamenti russi sulle città. Da questo punto di vista però non ci sono spiragli: la Casa bianca ha escluso ufficialmente l’ipotesi per evitare una guerra diretta con la Russia.

I profughi

L’Onu fa sapere che i profughi sono già 1 milione. La maggioranza si è recato in Polonia. Il timore è che 10 milioni di persone lascino le proprie case e 4 cerchino rifugio all’estero. E l’Unione europea ha deciso di garantire protezione a tutti quelli che fuggono dalla guerra.

Terminato il secondo round del negoziato

Almeno sui corridoi umanitari sembra che al negoziato terminato in Bielorussia si sia raggiunto un accordo. La delegazione russa parla di “progressi significativi“. Di diverso avviso gli ucraini. “Purtroppo gli obiettivi non sono stati raggiunti”, scrive il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podoliak. L’intesa prevede una tregua temporanea per motivi umanitari: l’Ucraina e la Russia organizzeranno canali di comunicazione speciali per l’interazione durante l’evacuazione dei civili e per la consegna di cibo. Le parti torneranno comunque a vedersi per un terzo round di colloqui all’inizio della prossima settimana, sempre in Bielorussia.

Putin: “Non ci fermeremo”

Per il presidente francese Macron, rimasto a colloquio con Putin per 90 minuti, “Il peggio deve ancora arrivare“. E il presidente russo poco dopo lo ha confermato: “Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo“. “L’operazione speciale” in Ucraina “è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo“. Putin continua a parlare di “Denazificazione” dell’Ucraina e accusa gli ucraini di “trattare i civili come scudi umani. Distruggeremo – aggiunge – l’antiRussia creata dall’Occidente“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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