Visita del presidente ucraino a Bucha. teatro del massacro di civili. La Russia: "Montatura dell'occidente"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato a Bucha, la cittadina a 37 chilometri da Kiev, teatro di un massacro di civili dopo l’occupazione russa. Nelle ultime ore l’esercito ucraino ha scoperto una “stanza di tortura” in un seminterrato, nel quale c’erano 5 cadaveri.
Il presidente ha visitato l’ospedale cittadino e incontrato la popolazione. Zelensky ha definito quanto accaduto “uno dei più grandi genocidi dalla seconda guerra mondiale“, accusando i soldati russi di essere “macellai“. Ciononostante, Zelensky, intervistato dalla Bbc, ha confermato che continuerà a trattare per arrivare alla pace. “Continueremo gli sforzi sia sul piano diplomatico che militare“.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen fa sapere di aver parlato con Zelensky “Dell’atroce assassinio di civili a Bucha e altrove in Ucraina“. Von der Leyen annuncia che “L’UE è pronta a inviare squadre investigative comuni per documentare i crimini di guerra in coordinamento con il procuratore generale ucraino“.
La Russia respinge “categoricamente” le accuse e continua a ripetere la tesi della “montatura“. “La situazione a Bucha è una messa in scena dell’Occidente e dell’Ucraina sui social network“, afferma il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.
Gli Stati Uniti chiederanno all’Assemblea generale dell’Onu di sospendere la Russia dal Consiglio per i diritti umani di Ginevra. Lo ha annunciato l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha annunciato. Con un voto dei due terzi dell’Assemblea dell’Onu la Russia può essere espulsa “per gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani“. Il segretario di Stato Antony Blinken, che dal 5 al 7 aprile sarà a Bruxelles per il ministeriale esteri della Nato, ha annunciato che “Stiamo lavorando ogni giorno con partner e alleati in tutto il mondo per inasprire le sanzioni contro il Cremlino, aggiungerne di nuove e non lasciare scappatoie“, aggiungendo che non possiamo diventare “insensibili” a immagini come quelle di Bucha.