• 22 Dicembre 2024
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Yoga e Pilates, pratiche simili ma solo in apparenza

Sempre più persone oggi prediligono attività come lo Yoga ed il Pilates. C’è da dire che sono due pratiche molto simili, per alcuni aspetti, ma sono due discipline destinate a soddisfare esigenze molto differenti. Infatti, qualora ci trovassimo di fronte alla necessità di scegliere tra queste due discipline è bene sapere, innanzitutto, cosa si vuole ottenere dalla propria attività. Qualora si volesse puntare più sull’aspetto meditativo e la cura del proprio equilibrio mentale e spirituale, risulterebbe più appropriato lo Yoga; se, invece, si volesse puntare più su un rafforzamento della muscolatura e sulla tonificazione del corpo, allora sarebbe più indicato il Pilates. È bene comunque capire le differenze tra queste due discipline.

Il Pilates è nato agli inizi del Novecento

Partiamo dallo Yoga. È una pratica antica, le sue origini risalgono infatti intorno il Cinquemila A.C. in India, dove pare siano state rinvenute delle tavolette dipinte, delle monete e dei sigilli raffiguranti alcune delle posizioni previste da questa pratica. E la sua diffusione consisteva in una migliore comprensione di se stessi, allineando corpo, mente e spirito. Nello Yoga, la respirazione aiuta a raggiungere uno stato di rilassamento e durante questa pratica è importante rimanere costantemente concentrati sulla respirazione. Uno dei principali tratti distintivi tra il pilates e lo yoga è che quest’ultimo può essere utilizzato per migliorare gradualmente la flessibilità dei muscoli e delle articolazioni: allungamenti e mantenimento di posizioni statiche sono alla base di questa disciplina. Seppur, tra le due discipline, lo yoga potrebbe essere quella più utile in caso di malessere psicologico, poiché si concentra su mente e spirito tanto quanto sul corpo. Meditazione e raggiungimento di uno stato di quiete mentale sono parti integranti della pratica yoga e molte sono le persone che decidono di avvicinarsi a questa disciplina con il principale obiettivo di alleviare lo stress.

Un classico esercizio di Yoga

Mentre il Pilates, o metodo Pilates, è stato ideato nei primi anni del Novecento dal tedesco Joseph Hubertus Pilates – da cui prende appunto il nome, seppur inizialmente il metodo era nominato “Contrology” – ed è un programma di esercizi che si concentra sui muscoli posturali, ovvero quei muscoli che aiutano a tenere il corpo in equilibrio e che sono essenziali nel fornire supporto alla colonna vertebrale. Questo metodo è infatti indicato anche nel campo della rieducazione posturale. Qui la respirazione, a differenza dello yoga, è volta principalmente a fornire ai muscoli l’energia necessaria a sostenere l’allenamento e concentrarsi sul respiro consente infatti di gestire al meglio la quantità di ossigeno immessa nel corpo, dirigendola verso i muscoli per favorirne il rilassamento. Il pilates è più dinamico dello yoga e non pone molta attenzione sulla flessibilità del corpo, sebbene anch’esso consenta di diventare più flessibili. Questa disciplina si concentra sul rilassamento dei muscoli che risultano in tensione, aiutando a rafforzare diverse parti del corpo. Inoltre, al di là degli esercizi a corpo libero, il pilates include l’uso di alcuni macchinari che oppongono resistenza al movimento grazie all’uso di specifiche molle, fattore che lo rende più simile ad un allenamento della forza. Entrambe le discipline includono la pratica di diverse posizioni che consentono di tonificare i muscoli addominali, la differenza sostanziale è che gli esercizi del pilates sono però molto più intensi e danno di conseguenza risultati più rapidi.

Altro approccio con la Yoga

Ad ogni modo, in caso di indecisione sarebbe utile parlarne con il proprio medico oppure, qualora non vi fossero controindicazioni, poter provare una lezione di entrambe le discipline e poter così decidere quella più adatta alle proprie esigenze. In caso di curiosità o di impossibilità, nulla vieta di seguire alcuni video gratuiti su internet, dove vi sono moltissimi video e tutorial tenuti anche da insegnanti che si rivolgono ai principianti. Anche se frequentando un corso ci si potrebbe avvalere di un insegnante esperto, che renderà l’esperienza direttamente più completa, aiutando a trarre il meglio dalla pratica.

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Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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