Il Governatore di Bankitalia: "Necessario discostarsi dal percorso di decarbonizzazione"
Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco lancia un pesante allarme sulle conseguenze della guerra in Ucraina per l’economia globale. “I gravi eventi di queste settimane – afferma il numero uno di Palazzo Koch – hanno gettato un’ombra di acuta incertezza su un’economia mondiale che già negli ultimi 15 anni aveva subito gli sconvolgimenti conseguenti alla crisi finanziaria globale e alla pandemia“.
Secondo Visco “oggi è a repentaglio la pace nel nostro continente, elemento cruciale degli equilibri determinatisi nel secondo dopoguerra del secolo scorso. Si tratta di una cesura profonda, oltre che drammatica, che non potrà che portare a equilibri diversi, ancorché ora difficili da definire“.
Visco, intervenuto alla XIII Conferenza Bankitalia-Ministero degli esteri, parla ovviamente soprattutto di energia. E avverte che la guerra renderà inevitabile un rallentamento della transizione ecologica. “Potrebbe essere necessario discostarsi, temporaneamente, dal sentiero di decarbonizzazione intrapreso“, ammette il Governatore, per il quale occorre quindi evitare di ingenerare sfiducia negli investitori. “La sicurezze energetica ha un costo – spiega Visco – ma bisogna garantire la sostenibilità a medio e lungo periodo“.
L’obiettivo finale della decabornizzazione, che l’Italia si è impegnata a raggiungere, è la cosiddetta “neutralità carbonica” nel 2050. Cioè l’uscita completa dai combustibili fossili (petrolio, carbone, gas) o quantomeno un equilibrio tra emissione e assorbimento di anidride carbonica. In questo consiste la transizione energetica.