• 22 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Violato il cessate il fuoco: bombe sull’ospedale pediatrico di Mariupol

Che la Russia fosse disposta a tutto per raggiungere i propri obiettivi era palese, ma che violasse il cessate il fuoco, per permettere l’evacuazione di civili in diverse città, e decidesse di attaccare un ospedale pediatrico a Mariupol in quanto riteneva che alcuni militari delle forze ucraine fossero nascosti all’interno dell’edificio è da considerarsi una vera e propria violazione del diritto internazionale.

Il bollettino ufficiale parla di tre vittime, tra cui una bambina e un bambino di sei anni. Secondo le fonti ucraine ci sarebbero anche 17 feriti tra bambini, donne incinte e medici in servizio. Il vicesindaco della città, Sergei Orlov, ha raccontato che la maggior parte delle persone all’interno dell’ospedale si trovava in un rifugio antiaereo e per questo motivo si sono potute evitare conseguenze ancora più gravi.

Questa operazione rappresenta uno sfregio nei confronti della vita umana perché attaccare mamme e bambini inermi ricoverati all’interno di una struttura sanitaria, ritenuta da tutta la comunità mondiale inviolabile, è un’atto spregevole e disumano. A livello strategico il bombardamento di un nosocomio non può portare alcun vantaggio alla Russia, anzi potrebbe essere deleterio per Putin perché potrebbe risvegliare le coscienze dei potenti del mondo che fino ad ora hanno temporeggiato e promosso la via della diplomazia.

Mariupol attaccata da 9 giorni: 1.207 le vittime

La città situata a sud-est dell’Ucraina da nove giorni è attaccata sistematicamente dalle forze russe, in quanto considerata strategica visto lo sbocco sul mar d’Azov e la possibilità di raggiungere facilmente via mare la Russia, la Crimea e arrivare addirittura fino al Mar Nero. Il sindaco Vadym Boichenko ha informato che dall’inizio dell’assedio le vittime, definite “pacifici residenti di Mariupol”, sono state 1.207 .

Mariupol
L’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol

Zelensky dopo l’attacco all’ospedale pediatrico: “È un crimine di guerra. È ora che l’Occidente intervenga e smetta di ignorare”

Il bombardamento all’ospedale pediatrico ha scatenato l’ira di Volodymyr Zelensky che lo ha definito un “crimine di guerra“: “Non abbiamo fatto né avremmo fatto mai niente come questo crimine di guerra nelle città del Donetsk o del Lugansk, o di qualche altra regione… perché siamo persone. Ma voi lo siete?“, ha affermato in un messaggio video in cui ha parlato anche in russo.

Appena dopo aver appreso la notizia il presidente ucraino su Twitter aveva lanciato un messaggio chiaro all’Occidente, chiedendo un intervento immediato per fermare l’avanzata delle forze russe: “Un attacco diretto delle truppe russe all’ospedale di maternità. Persone e bambini sono sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Che atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni! Avete il potere di farlo ma sembra che stiate perdendo l’umanità“,

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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