Dopo gli incresciosi fatti di domenica scorsa Torino vive l’ennesimo atto di prepotenza da parte di una cinquantina di anarchici che sono scesi in piazza per protestare contro le disposizioni varate dal Governo e accusare le forze dell’ordine di essere responsabili della diffusione del Coronavirus.
Il corteo ha avuto luogo in una prima fase in corso Giulio Cesare, all’altezza piazza Foroni, in seguito si è spostato tra corso Vercelli e via Belfiore, a cavallo tra i quartieri Barriera di Milano e Aurora, zona tra le più complicate e abbandonate della metropoli torinese.
Gli organizzatori della manifestazione hanno dichiarato che motivo principale dell’assembramento non autorizzato, che ha messo in grave pericolo l’incolumità dei presenti e sopratutto la salute pubblica dei residenti, è quello di voler urlare la propria rabbia contro quello che definiscono “uno Stato di pandemia“.
I manifestanti, come accaduto domenica scorsa sempre nella stessa zona della città, hanno nuovamente invitato i residenti a non credere alle misure anti-Covid e a scendere in strada per protestare. La polizia ha risposto con alcune cariche e il corteo è stato bloccato più volte. In tutto sono state fermate quattro persone che poi sono state rimesse a piede libero: una alla quale è stato imposto il divieto di dimora, gli altri tre con obbligo di firma tre volte a settimana.
Carlo Saccomando