C’è una riserva naturale in Sicilia, situata nella parte occidentale del Golfo di Castellammare, che costeggia la parte orientale della penisola di Capo San Vito e si affaccia sul mar Tirreno, tra Castellammare del Golfo e Trapani da lasciare senza respiro: si tratta della Riserva Naturale dello Zingaro.
Il poeta e scrittore siciliano Giuseppe Giovanni Battaglia ne dà una delle migliori descrizione : “Questo angolo di paradiso ancora pulito, questa vegetazione spontanea e forte che sposa l’intenso azzurro di un cielo terso al cangiante colore di un mare dalle acque limpide e cristalline, è uno scrigno aperto laddove la terra profuma ancora di terra ed il mare profuma ancora di mare, due componenti che ispirano allo studio, alla meditazione alla distensione fisica e spirituale.”
Purtroppo uno dei gioielli più fulgidi del territorio siciliano, e dell’Italia intera, è seriamente minacciato dalla navigazione selvaggia, pratica che mette a serio rischio l’intero ecosistema marino presente nella zona. In molti si sono battuti, e si battono ancora oggi, perché venga istituita un’area marina protetta, per valorizzare e tutelare i ricchi e meravigliosi fondali, oltre che dare linfa al turismo naturalistico e subacqueo.
Circa un mese fa l’onorevole Antonio Lombardo, deputato M5S, aveva presentato alla camera una proposta di legge per rendere la riserva area protetta: “Attualmente in quest’area esiste la riserva orientata nella parte terrestre, con questo atto parlamentare vogliamo proteggere e valorizzare anche la parte marina, caratterizzata da acque incontaminate, ampie distese di Posidonia, grotte e fondali di raro interesse archeologico e subacqueo.”.
A questo punto toccherà alle istituzioni trovare al più presto la giusta soluzione per preservare e gestire nella maniera più corretta possibile una delle poche oasi incontaminate del nostro Paese.
Carlo Saccomando