Manca una settimana esatta alla fine di agosto, mese che per gran parte degli italiani coincide con il periodo delle ferie. La fine di queste vacanze ‘post Covid’, vissute in maniera molto differente rispetto al passato a causa degli strascichi legati all’emergenza sanitaria tutt’ora in corso e che nelle ultime settimana ha visto un’impennata dei casi di positività nel nostro Paese e in tutto il mondo, come ogni anno ci ricorda che è alle porte la ripresa delle attività lavorative e di quelle scolastiche.
Se per le prime la situazione è alquanto preoccupante a causa delle numerose aziende che sono dovute ricorrere alla cassa integrazione, senza dimenticare le attività che a causa della crisi economica scatenata dalla pandemia hanno dovuto chiudere i battenti, per quanto concerne la situazione della scuola di certo non si può affermare che sia delle più semplici. Il governo a partire da oggi sta pianificando la ripresa delle lezioni, in linea teorica previste per il 14 settembre, prestando particolare attenzione alle linee guida nazionali da seguire per prevenire eventuali situazioni di rischio epidemiologico all’interno degli istituti scolastici.
L’estroso cantautore padovano Fabio Lucentini ha colto questo particolare momento per presentare la sua ultima video parodia che ha come tema proprio la scuola e in particolar modo l’operato del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Il pezzo intitolato “L’Azzolina” è stato eseguito sulla base del celeberrimo brano “L’aiuola” di Gianluca Grignani, e rappresenta una sorta di commento ironico e pungente sull’operato della ministra pentastellata soprattutto nella gestione del rientro a scuola dopo l’emergenza Coronavirus.
Inoltre Lucentini ha voluto ironicamente specificare che si tratta di una parodia nella versione “ministro distruzione“. In molti saranno d’accordo con il giudizio satirico dell’autore e in molti no, ma una cosa è certa: che in questo particolare momento storico garantire il ritorno in classe in piena sicurezza a studenti, insegnanti e personale scolastico sarebbe un’impresa ardua per qualsiasi politico che attualmente avrebbe l’onere e l’onore di ricoprire l’incarico di ministro dell’Istruzione.
Carlo Saccomando