Una tra le canzoni natalizie in lingua italiana più conosciute, se non addirittura la più conosciuta in assoluto, è sicuramente il brano “A Natale puoi“, composta ad hoc per lo spot televisivo di un pandoro prodotto da una nota azienda dolciaria del Veronese. Il creatore del pezzo, Francesco Vitaloni, in un’intervista rilasciata al sito Link Idee per la Tv ha spiegato che secondo alcune ricerche di marketing tra le nuove generazioni questa canzone è più famosa di un classico natalizio del calibro di “Tu scendi dalle stelle“.
Inoltre va sottolineato che su YouTube un video realizzato con la canzone originale vanta oltre 22 milioni di visualizzazioni, mentre sono numerosi i suoi rifacimenti in diverse chiavi (rap, versione per bambini, ironica etc. etc.) anch’esse con milioni e milioni di views.
Il cantautore Fabio Lucentini, veneto come l’azienda produttrice di dolci, ispirato dalle note e dal mood di questo brano cult lo ha scelto come base per comporre la sua ultima parodia dal titolo “A Natale Noi“.
A differenza del testo originale per Lucentini quello che verrà sarà un Natale dimesso e triste, senza “regali, panettone o pandoro”. Più che un giorno di festa e di speranza il paragone è quello con un funerale. Il motivo di tale negatività risiede, secondo l’autore, nelle misure adottate dal governo con l’ultimo Dpcm. Il morale è talmente basso che il brano si conclude con un avvertimento nei confronti di Babbo Natale: “Non venire o sono cavoli tuoi!”.
Carlo Saccomando