L'Ucraina dice sì al negoziato con la Russia: i colloqui al confine con la Bielorussia. Putin allerta il sistema di deterrenza nucleare
Le autorità ucraine hanno accettato l’offerta russa di aprire un negoziato senza precondizioni. I colloqui si svolgeranno al confine tra Bielorussia e Ucraina. Il presidente Zelensky ha parlato con il collega bielorusso Lukashenko, fedele alleato di Putin. Lukashenko, fanno sapere ancora fonti ucraine, si è preso la responsabilità di garantire che nessun tipo di velivolo di stanza in territorio bielorusso si alzerà in aria durante tutto il viaggio della delegazione ucraina.
Una svolta improvvisa che apre uno spiraglio di speranza. Poco dopo però dal Cremlino è arrivata la notizia che il presidente Putin ha ordinato di mettere in stato di allerta il sistema di deterrenza nucleare. Mosca ritiene infatti “illegittime” le ultime sanzioni imposte dall’occidente alla Russia, quelle contro la banca centrale russa e altri istituti di credito. Atteggiamenti considerati ostili dal Cremlino. “Le conseguenze – ha detto Putin – saranno come non si sono mai viste nella storia“.