Domenica 29 settembre prossimo numerosi borghi e città saranno invasi da sfilate di auto e moto storiche, ospitando raduni, esposizioni, mostre tematiche e convegni sulla storia del motorismo nella “Giornata nazionale del veicolo d’epoca”, organizzata dall’Automotoclub storico italiano (Asi), fondato nel 1966, e che attualmente ha 140mila tesserati. Saranno, inoltre, più di un centinaio i musei e le collezioni italiane visitabili, in occasione dell’Asimuseishow. «In ambito turistico – ha spiegato il presidente della Commissione manifestazioni auto dell’Asi, Ugo Amodeo – la passione per i veicoli storici genera un indotto economico di oltre cinquecento milioni di euro all’anno».
Il presidente della Commissione storia e musei dell’Asi, Danilo Castellarin, in merito ai musei a tema, ha dichiarato: «In Italia ce ne sono oltre cento: si tratta di realtà di ottimo livello, che Asi ha censito, messo in rete e collegato, in modo da offrire una panoramica completa a tutti gli appassionati, e non solo». Il 29 settembre, a Vicenza, si terrà anche la premiazione a personalità che si sono dimostrate particolarmente vicine al settore. Il “Premio Asi per il Motorismo Storico” è in programma infatti per l’Historic Day. Il Consiglio Federale Asi ha deciso di assegnare la prima edizione di questo premio al presidente del Senato della Repubblica Italiana, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ricordando la sua grande sensibilità dimostrata nei confronti del motorismo storico in occasione del Convegno “Il futuro del Motorismo Storico, un patrimonio culturale, turistico ed economico da salvaguardare e sviluppare”.
«Il motorismo storico è patrimonio nazionale e industria sociale, perché valorizza la storia del Paese e perché crea un indotto economico che comprende le attività produttive e tantissime iniziative solidali. Dopo i monumenti, il paesaggio, l’enogastronomia, il calcio e la moda, il motorismo storico è ciò che più muove l’interesse di italiani e stranieri», ha affermato il presidente dell’Asi, Alberto Scuro.