Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro dichiara che la terza dose di vaccino è uno scenario possibile per tutti gli italiani
Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro prospetta la terza dose di vaccino anti-Covid per tutta la popolazione come uno scenario verosimile.
Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, nel corso di un convegno a Venezia ha dichiarato: “L’andamento Covid dipenderà oltre dal alcune variabili ma principalmente dalla copertura vaccinale. Per tenere sotto controllo il virus, con un R0 che si assesta tra 5-6, dobbiamo raggiungere probabilmente la soglia del 90%.”
Secondo il dottor Rezza in Italia la situazione è molto buona “ma non ottimale. I decessi si attestano ancora tra i 30/40 morti al giorno ma siamo tra i Paesi con la più bassa diffusione nel mondo. Questo grazie ai vaccini e all’uso della mascherina nei luoghi al chiuso.
L’ormai noto virologo Matteo Bassetti, in una ennesima apparizione televisiva ribadisce che il pfizer under 12 è sicuro quanto e più di altri “Le società scientifiche di pediatri e infettivologi si sono già espresse, e hanno detto che è bene che i bambini si vaccinano. Se un genitore non vuole vaccinare il figlio, secondo me sbaglia” perché quello contro il Covid è “un vaccino persino più sicuro rispetto a altri“.
Bassetti rassicura e spiega sono stati condotti studi con una numerosità di pazienti e una rigorosità scientifica che non erano mai stati raggiunti prima, “grazie al fatto che avevano il faro puntato dell’opinione pubblica“.
Francesco Vaia, direttore dell’Istituto Malattie Infettive dello Spallanzani di Roma, si rammarica che ci siano ancora troppi non vaccinati, e propone di “aumentare il numero di categorie per i quali il vaccino deve essere obbligatorio. Secondo me lo deve diventare per tutti coloro che lavorano a contatto con il pubblico. Non deve essere sufficiente il Green pass ottenuto con il tampone. Prenda la scuola, i risultati lì si vedono“, rimarca.