Nell’ultima settimana sembra allontanarsi sempre più la prospettiva di raggiungere il 90% degli italiani vaccinati in breve tempo, target fissato dal commissario straordinario Francesco Figliuolo per il raggiungimento della cosidetta “immunità di gregge” e che permetterebbe di allegerire le misure inerenti l’obbligo di esibire il Green pass in determinati contesti.
I dati diffusi dal Istituto Superiore di Sanità mostrano chiaramente come la media mobile giornaliera rilevata nell’ultima settimana sia di 61.498 vaccinati, un dato in netto calo rispetto alle settimane precedenti. Inoltre se paragonate alla media giornaliera di circa 165/170mila immunizzati registrata a fine agosto fa capire ancora di più l’entità del crollo. Di questo passo per raggiungere l’immunità di gregge si stima che sarebbero necessari almeno 2 mesi e 5 giorni, in poche parole se ne riparlerebbe nel 2022.
Quest’oggi anche la Fondazione Gimbe ha presentato il consueto monitoraggio settimanale dal quale emerge un altro dato molto preoccupante: nella settimana compresa dal 20 al 26 ottobre la somministrazione delle prime dosi è diminuita del 53%. Si è passati da un picco di 75mila prime dosi registrato giovedì della settimana scorsa al picco di 35mila registrato mercoledì 20 ottobre (primo giorno di rilevazione). Poi è cominciato una costante decrescita che ha toccato il dato minimo delle 10.800 prime dosi nella giornata di domenica: un numero così basso di prime inoculazioni del vaccino non si registrava addirittura da febbraio 2021.
Tra gli altri dati messi in evidenza dalla Fondazione Gimbe che fanno riflettere c’è quello relativo al netto aumento dei nuovi casi di Covid-19 nella settimana rilevata che passano da 17.890 a 25.585 (+43,2%). Crescita che però gli esperti spiegano può essere legata all’incremento dei tamponi effettuati nell’ultimo periodo. Cresce anche il numero dei ricoveri aumentati del 7,5% e dei decessi il cui incremento è oltre il 50% in più rispetto alla settimana precedente.
Procede invece più spedita la somministrazione delle terze dosi, indirizzate a immunodepressi, over 80 e personale sanitario. Lunedì ne sono state somministrate 75mila, martedì 83mila e ieri oltre 90mila (il picco più alto di sempre). E in totale siamo già a oltre 1,2 milioni terze dosi inoculate, equivalenti al 33,29% della platea totale e al 2,17% della popolazione.