In Italia ai viaggiatori è vivamente consigliato evitare i luoghi troppo affollati mentre all'estero si consiglia di consultare i documenti messi a disposizione dalla Farnesina.
Nonostante gli oltre 25 milioni di immunizzati in Italia, la variante Delta – più contagiosa di altre ma non sola a minacciare il nostro futuro – sta facendo la differenza. La Farnesina avverte che “indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, quest’estate può essere un rischio di carattere sanitario“. Nella nota è d’obbligo sottolineare il dovere dei viaggiatori di usare il buonsenso, quindi evitare tutti quei luoghi dove la distanza ravvicinata non è evitabile.
E le spiagge? Quelle piccole e private sono di certo penalizzate perché la distanza fra gli ombrelloni si è notevolmente allargata: un bene per i bagnanti che non le affollano, ma quelle pubbliche? Anche i luoghi di sfrenato divertimento, dove la distanza rischia di essere pari a zero, come piazze per concerti, discoteche, locali, sono sotto il mirino perché se stiamo addossati l’un l’altro il Covid circola e può raggiungere velocità inattese.
Vogliamo partire più tranquilli? La Farnesina avverte: basta consultare dal sito Viaggiare Sicuri la scheda del Paese in cui si vuole soggiornare e nell’apposita sezione, quella della situazione sanitaria, si possono trovare tutte le informazioni per rendere la nostra vacanza il più sicura possibile. Inoltre sul sito del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale un documento dettagliato spiega quali misure adottare in base allo Stato estero dal quale si rientra.
L’obbligo del tampone per l’ingresso/ritorno in Italia diventa la logica conseguenza e qualora il risultato fosse positivo scatteranno la quarantena e la conseguente procedura che assicuri al resto degli italiani il massimo contenimento del virus.
C’è la possibilità che regioni come la Campania, la Sicilia, l’Abruzzo e le Marche tornino in zona gialla, con maggior restrizioni nei movimenti: i contagi sono cresciuti e non c’è altro modo di frenarli. Ma nessuno proibisce – per ora – di spostarsi in queste regioni, è solamente consigliata una maggiore attenzione. Il fatto che rispetto l’anno scorso siamo in parte coperti dal vaccino porta ad un maggior ottimismo ma non è sufficiente, si conta di continuare a somministrare le dosi disponibili molto velocemente: ad esempio in Piemonte sino ad oggi sono state somministrate in totale 4.232.508 dosi di vaccino e sono 1.761.203 le persone che hanno completato l’intero ciclo vaccinale contro il Covid.
Il momento in cui abbiamo avuto la possibilità di toglierci la mascherina mentre camminavamo per strada non ci ha tolti automaticamente dalla minaccia della diffusione virale; il totale menefreghismo verso ogni regola non è accettato o corriamo il pericolo di tornare indietro nel tempo, come nella macchina tanto sognata dai fisici di ogni epoca, ma con l’effetto devastante sull’economia ed il nostro futuro.
Il valore del nostro avvenire non è una scelta.