Ha vinto più di quanto, probabilmente, avrebbe potuto Usain Bolt, il velocista giamaicano considerato il più grande di tutti i tempi, e che oggi festeggia i suoi 33 anni. Nel 2016, durante le Olimpiadi di Rio, ha ottenuto la “Triple Triple”, tre medaglie d’oro per tre Olimpiadi consecutive, anche se il suo percorso nella gloria ha avuto inizio alle Olimpiadi del 2008 a Pechino, vincendo i 100, 200, e 4×100 metri in tempi record del mondo. L’uomo più veloce del mondo, quello che ha colorato i chilometri del 2016 con scarpe dorate, salutando il pubblico con la sua tipica posizione di esultanza, è stato omaggiato nel 2017 dalla Giamaica con una statua di bronzo di due metri e mezzo di altezza, posta all’entrata dello stadio nazionale della capitale Kingston.
La storia di questa leggenda dell’atletica risale a quando Bolt aveva 14 anni, e cominciava a farsi conoscere nei campionati regionali della Giamaica occidentale. Primeggiando anche nel salto in alto, oltre a promettente giocatore di bocce veloce nel cricket, nel 2002 ai campionati mondiali T&F Iaaf (Associazione internazionale delle federazioni di atletica leggera) a Kingston, di fronte alla più grande folla di sempre, vince l’unica medaglia d’oro individuale della nazione ospitante, con i 200 metri in 20,61 secondi. Superati diversi infortuni nella sua carriera, Usain Bolt è stato insignito anche del “Laureus World Sportsman of the Year” in quattro occasioni, e dell’atleta maschio Iaaf dell’anno sei volte.
Usain Bolt ha una linea di abbigliamento con Puma, una gamma di orologi firmati con Hublot, una catena di ristoranti chiamata “Tracks & Records”, una società di mobilità urbana “Bolt”, una società di rasatura Champion Shave, una società di solette Enertor, la “Usain Bolt Foundation” (che si occupa di creare opportunità attraverso l’educazione e lo sviluppo culturale per un cambiamento positivo), ed è ambasciatore di alcuni dei più noti marchi del mondo.
Simona Cocola