Un puma ha attaccato un bambino di cinque anni nel sud della California, la madre lo ha affrontato a mani nude per salvare il figlio
Un puma è stato sconfitto da una mamma nel sud della California. La donna ha salvato suo figlio secondo quanto riportato dal quotidiano “The Guardian”.
Il fatto è accaduto domenica 29 agosto. La mamma nel vedere il figlio tra le zampe del felino, si è precipitata dal puma di montagna e lo ha messo in fuga.
Un puma di 30 libbre ha attaccato un bambino di cinque anni che stava giocando nel giardino vicino a casa sua a Calabasas, nel sud della California, domenica 29 agosto. La madre del ragazzo era in casa quando ha sentito un rumore. Vedendo suo figlio tra le zampe del felino, la madre si è precipitata a prestare soccorso al figlio e senza pensarci su ha colpito il felino a mani nude facendolo scappare.
I genitori del bambino, ferito alla testa e al busto, lo hanno portato rapidamente in un ospedale di Los Angeles e allertato le forze dell’ordine. Il puma è stato poi trovato nascosto tra i cespugli da un ufficiale del servizio veterinario.
A causa del suo comportamento e della vicinanza all’attacco, la guardia ha ritenuto che fosse probabilmente il puma fosse aggressivo e, per proteggere la sicurezza pubblica, gli ha sparato. ha detto la guardia.
I Puma chiamati leoni di montagna da qualche anno sono stati trasferiti dalla Sierra Nevada in California per allontanarli da un branco di pecore di montagna Bighorn, perché a causa delle loro predazioni le pecore erano in via di estinzione.
Si è sperimentato un metodo non violento per ridurre il numeri di felini nella zona tuttavia non può essere l’uomo a decidere dove un puma debba vivere. In California infatti questi felini rischiano di avvicinarsi troppo ai centri abitati provocando quanto è successo al piccolo salvato dalla coraggiosa mamma.
I leoni di montagna come orsi e lupi, sono dei grandi camminatori, capaci di percorrere lunghi tragitti in pochi giorni e giungere in prossimità dei villaggi in poco tempo. Si racconta di un puma spostato a più di centocinquanta chilometri dal luogo di cattura è stato capace di farvi ritorno. Per poi essere nuovamente catturato e portato in un’altra area distante il doppio dei chilometri e in direzione opposta.