• 2 Novembre 2024
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Un’altra ‘Notte Magica’ per Edoardo Bennato: oggi compie 74 anni

Auguri per un felice compleanno al rocker musicista, architetto e cantautore italiano che ha segnato indelebilmente la storia della musica italiana.

Una vita di musica, ma anche viaggi, sin dalla tenera età, sogni e realizzazione. Scrive: “E’ stata una fortuna aver visitato ripetutamente e convulsamente tante parti del mondo. Ma la mia fortuna più grande è quella di essere nato a Napoli, che a questo punto, dopo aver visto tanti posti bellissimi, considero la città più bella del mondo. Napoli e Bagnoli le conosco bene, sono mie e ne parlo da sempre anche nelle canzoni”.

Ed è così, Napoli ce l’ha dentro, Edoardo Bennato, la città dove è nato e vissuto, dove ha assorbito tutto ciò che gli ha poi permesso di cantarla e suonarla qui e in tutto il mondo. Perché ha viaggiato moltissimo ed è conosciuto ovunque: i suoi concerti han sempre raccolto migliaia di persone intorno ad un uomo che si esibisce non solo con la chitarra, ma l’inseparabile armonica a bocca, il tamburello a pedale e percussioni varie.

Per la leggenda vivente del rock italiano sarà un compleanno decisamente speciale visto che in molti lo hanno citato e ricordato innumerevoli volte in occasione degli Europei di calcio appena conclusi, manifestazione che la Nazionale ha vinto meritatamente in finale ai rigori contro i padroni di casa inglesi. Nel trionfo azzurro c’è anche lo zampino del rocker partenopeo: dopo ben 31 anni è ritornato in auge il brano ‘Un’estate italiana‘ (conosciuta erroneamente da molti con il titolo ‘Notti Magiche‘), inno ufficiale dei Mondiali di calcio di Italia ’90 cantata in coppia con Gianna Nannini e composto da Giorgio Moroder. È stata la colonna sonora che ha accompagnato i calciatori azzurri e i tifosi italiani per tutta la competizione continentale e che in un certo senso ha portato fortuna alla spedizione azzurra.

Un ritorno di fiamma che gli ha permesso di entrare al 33esimo posto nella classifica FIMI dei singoli più venduti della scorsa settimana, risultato straordinario dopo decenni fuori dalle classifiche, e di figurare stabilmente tra i 50 brani più ascoltati in Italia nelle graduatorie delle principali piattaforme di streaming musicale.

Edoardo Bennato
Edoardo Bennato (Facebook)

Un po’ di storia

Ci vorrebbe un’enciclopedia per descrivere il suo percorso musicale ma soffermiamoci su qualche data ed avvenimento, quelli più significativi, una difficile scelta.

  • È stato il primo cantante italiano a riempire lo stadio milanese di San Siro con più di sessantamila persone, il 19 luglio 1980
  • È stato il primo cantante italiano ad esibirsi, nel1976 al Montreaux Jazz Festival
  • È stato il primo artista ad aver pubblicato due album a distanza di soli 15 giorni, nel marzo 1980 Uffà Uffà e Sono solo canzonette.
  • Nel 1974 è stato il primo cantante italiano ad essere etichettato punk dai giornalisti

La sua musica è stata influenzata dal blues, rock, ed il risultato è stato un susseguirsi di successi senza freni. I testi delle sue canzoni sono colmi di lui: dissacranti, graffianti, mai schierati politicamente, solo veri, anzi veraci. La sua passione per la musica inizia presto, complice la madre che lo manda coi fratelli a lezione di armonica.

Ed è proprio con i fratelli Eugenio e Giorgio che fonda il suo primo gruppo: il Trio Bennato, nel 1958. Decide di frequentare l’università a Milano – architettura – e nel frattempo suona ed incontra musicisti, autori; dopo la laurea, negli anni ’70, il suo successo musicale diventa realtà. Si sposta a Londra dove si esibisce per qualche mese, per poi tornare a Milano ed a quel punto le sue incisioni girano, lo fanno conoscere al grande pubblico. Ma sono gli anni ’80 a decretare il suo successo e a renderlo il più famoso cantautore rocker d’Italia.

Ma non gli basta e vuole cimentarsi anche in un grande musical sulla trama del Pifferaio magico in chiave moderna. Nasce così È arrivato un bastimento. In seguito la sua attenzione musicale si sposta sui suoni elettronici e poi la musica irlandese, con le sue ballate a suon di folk rock.
Nella sua carriera anche spot e colonne sonore, ha ricevuto premi ed i suoi tour riempiono ancora stadi e palazzetti, piazze e teatri.

Il brano di Edoardo Bennato Lucignolo (Youtube)

Il suo cuore a Napoli

Perché Edoardo Bennato è un musicista molto amato ed apprezzato, legato alla sua Napoli che lo rappresenta fino in fondo e proprio per lei ha scritto questo, per noi un esempio di amore verso la propria terra:

Bagnoli la amo, ostinatamente e disperatamente, anche se ho assistito, nel corso degli anni, al suo progressivo deterioramento urbanistico e sociale e dico che in questo momento il problema è gravissimo. Se i napoletani non cambiano mentalita’, ogni progetto è destinato a naufragare. L’Italsider era da smantellare da 30 anni, ma sull’acciaieria siè speculato a lungo, e mentre i partiti si dividevano, come adesso, tra guelfi e ghibellini, i napoletani non hanno fatto sentire la loro voce.In altre parole a Bagnoli, a Napoli, nei Campi Flegrei, il senso, il concetto di “comunita’” di “proprieta’ comune”, o di “patrimonio collettivo” che dir si voglia, non esiste. O meglio, esiste, anzi resiste, nella coscienza di uno sparuto manipolo di volenterosi che vorrebbero cambiare le cose, che finche’ sono giovani lottano pure, poi mollano perche’ si rendono conto che la lotta è impari e che tra l’altro agli eroi, ai martiri non vengono dedicati neanche i monumenti o le lapidi alla memoria.Il nuovo progetto per Bagnoli è il sogno della mia vita e porterebbe vantaggi a tutta l’economia della zona ma, qualunque progetto, per efficace che sia, non potra’ mai essere realizzato in una situazione in cui la collettivita’ non partecipi e non lo faccia suo. Io spero, mi auguro che in questo momento la massa dei napoletani abbia questo input positivo, questa coscienza di capire che le cose vanno fatte insieme, che le cose pubbliche appartengono a tutti”.

Auguri anche per questo, Edoardo, il valore della musica conta e le tue, lo sappiamo bene, non sono mai state solo canzonette!!

Cristina Baron

Nata a Brescia, a 18 anni mi sono trasferita a Londra per un periodo. Al ritorno ho conseguito a Milano la laurea in Scienze Politiche con indirizzo internazionale pubblicistico. Vivo a Torino da 30 anni ed ho un figlio. Mi sono sempre occupata di scrittura anche ricoprendo ruoli imprenditoriali. Ho scritto e pubblicato due romanzi e ne ho altri nel cassetto. Il mio lavoro, la mia vita sono da sempre accompagnati da incessante curiosità ed inguaribile passione.

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