• 22 Novembre 2024
  • TURISMO

Una gita a… Gubbio, la città medievale detta dei “Matti”

Il nostro Paese è ricco di posti interessanti da visitare e scoprire, essendo un paese pieno di storia e paesini che ancora oggi conservano una certa tradizione. Tradizione soprattutto medievale. Città nelle quali è possibile immergersi in atmosfere quasi surreali, uniche al mondo, che hanno ispirato artisti, poeti, e personalità illustri di importanza mondiale, sia del passato che del presente, in quanto questo immaginario, questi luoghi e la loro storia continua a suggestionare e incuriosire persone da tutto il mondo.

Il Medioevo in Italia, rappresenta il periodo storico più rilevante per lo sviluppo delle città. La città diventa il luogo dove uomini e donne appartenenti ad ogni ceto sociale, trovano la possibilità di partecipare alla vita pubblica e di trovare un lavoro più redditizio di quello disponibile nelle campagne. La città è il polo di attrazione di mercanti, provenienti da paese diversi, che portano ricchezza e novità d’ogni genere. Fioriscono le arti e i mestieri.

È il tempo in cui l’aspetto delle città si rinnova: sorgono le grandi cattedrali e i grandi palazzi comunali accanto alle dimore principesche delle famiglie più importanti della comunità. Queste costruzioni si arricchiscono di pitture e sculture ad opera di artisti di grande fama, impreziosendo non solo gli ambienti in cui si trovano, ma dando prestigio all’intera città. Ancora oggi possiamo ammirare capolavori di architettura medievale in ogni regione d’Italia.

Tra le numerose città medievali da visitare, abbiamo scelto Gubbio, cittadina in provincia di Perugia: è bellissimo passeggiare tra i suoi vicoli con gli edifici in pietra a vista, che ti fanno tornare indietro nel tempo, ed è straordinario affacciarsi ai suoi balconi godendo del panorama sui colli che la circondano.

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Al contrario di altre località umbre, visitare Gubbio è molto comodo essendo una cittadina piuttosto piccola e ben collegata, che richiede solo brevi spostamenti. Proprio per questo si può esplorare il borgo anche in mezza giornata, seppur non approfonditamente.

Vi consigliamo di iniziare la visita partendo da Piazza 40 Martiri, uno dei maggiori luoghi di interesse nonché il punto d’ingresso della città. Questa piazza prende il nome dai 40 cittadini fucilati dai tedeschi nel 1944, ai quali è anche dedicato un mausoleo. All’interno dello spiazzo sono presenti alcuni monumenti rappresentativi. Una curiosità per concludere.

La chiesa di San Francesco è sicuramente tra i più significativi monumenti di Gubbio. L’inizio della sua costruzione risale al XIII secolo, ma l’opera fu completata molto dopo come si può notare dalla mescolanza dello stile romantico a quello gotico. È l’unica della città ad avere una struttura con una navata centrale e due navate laterali all’altezza delle quali si situa la volta, sostenuta da pilastri ottagonali. Prima della costruzione dell’opera, il sito era residenza degli Spadalonga, una famiglia che ospitò il santo quando lasciò la casa del padre per iniziare il cammino di penitenza e predicazione.

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Palazzo dei Consoli (Wikipedia)

Le Logge dei Tiratori invece è una costruzione formata da due piani: un lungo porticato al primo piano e un loggiato sul secondo. Questo locale coperto, costruito nel Seicento, serviva a “tirare” le stoffe, ossia stendere i tessuti fino a fargli raggiungere le dimensioni desiderate.

Un’altra cosa da vedere a Gubbio è il Palazzo dei Consoli, che si trova di fronte a Piazza Grande e al Palazzo Pretorio. Tutto il complesso, risalente al 1321, fu ideato per essere un centro politico e storico della città. L’antico palazzo fu destinato ad ospitare le principali magistrature ed istituti del Comune di Gubbio e, dal 1909, le sue sale ospitano le collezioni del Museo Civico.

Palazzo Pretorio, che si presenta come un’incompiuta architettura gotica, è un altro dei monumenti da visitare a Gubbio. Nonostante i lavori non ultimati, il palazzo non manca di valori architettonici notevoli come le grandi sale trecentesche. Attualmente è sede del Municipio e ospita la Biblioteca e l’Archivio.

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Il Palazzo Ducale

Assolutamente da non perdere vi è il Palazzo Ducale, commissionato da Federico da Montefeltro, duca di Urbino. Questo è l’unico esempio di architettura rinascimentale in una città prettamente medievale. Le sale interne ospitano un’interessante raccolta di opere pittoriche che narrano le principali fasi evolutive della pittura eugurbina tra il XIII e XVIII secolo.

Dopo aver visitato il Palazzo Ducale non si può tralasciare una capatina al Duomo, una cattedrale che si presenta in pieno stile gotico. Un edificio che traspira simbolismo già dalla facciata e ospita al suo interno affreschi trecenteschi e opere di spicco come l’Immacolata Concezione di Virgilio Nucci.

Vi consigliamo anche di visitare il Teatro Romano di fine del I sec. a,C. e il Parco Ranghiasci. Nelle immediate vicinanze da visitare la Gola del Bottaccione subito a Nord di Gubbio, oggetto di studio del geologo americano Walter Alvarez che ha elaborato la famosa teoria sull’estinzione dei dinosauri.

La Fontana del Bargello, detta dei “Matti”

Una curiosità, per concludere. Gubbio viene definita la città dei matti a causa dell’imprevedibilità dei suoi abitanti, gli eugubini. Per prendere la patente da Matto occorre fare 3 giri intorno alla Fontana del Bargello, detta anche Fontana dei Matti.

Piero Abrate



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Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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