• 17 Novembre 2024
  • AMBIENTE

Un robot analizza l’anidride carbonica presente nei mari

FIRENZE. Sperimentato sull’isola di Vulcano, nelle Eolie, un robot subacqueo autonomo per contare le bolle di anidride carbonica delle acque marine. Il team a condurre per la prima volta questo tipo di studio è italo-tedesco, formato da ricercatori del nodo Isme dell’Università di Firenze e della Jacobs University di Brema. Il robot subacqueo utilizzato, FeelHippo, è autonomo, possiede telecamere e sonar, ed è stato realizzato nel 2013 dall’Ateneo di Firenze. I dati che saranno raccolti, verranno analizzati dalla Jacobs University.

https://www.facebook.com/marefuturo/videos/453940038725436/

I vulcani presenti sul fondo del mare, come spiegato dagli studiosi, rappresentano un laboratorio naturale per analizzare le conseguenze negative dell’anidride carbonica e della maggiore acidificazione delle acque sulla biodiversità. Dalle bocche dei crateri, infatti, escono numerose bolle di anidride carbonica, che ne fanno anche l’ambiente ideale per sperimentare modi utili a stimare la quantità di CO2 contenuta nel mare.

mare CO2

L’acidificazione degli oceani avviene con la decrescita del pH oceanico, a causa dell’anidride carbonica che si trova nell’atmosfera per mano dell’uomo, e un quarto di essa finisce nei mari, trasformandosi in acido carbonico. Tale processo interviene sulla catena alimentare collegata a queste acque, provocando lo scioglimento dei gusci calcarei delle conchiglie dei molluschi e del plancton calcareo, costituite da carbonato di calcio.

Tags

Articoli correlati