PADOVA. In futuro basterà inforcare un paio di occhiali per “leggersi dentro” e sapere se si è a rischio di diventare giocatori patologici l’Ulss 6 Euganea, in collaborazione con l’Università di Padova e l’Università Cattolica di Milano con i rispettivi Dipartimenti di Psicologia, sta lavorando alla realizzazione di un prototipo per lo screening precoce della vulnerabilità neurobiologica del disturbo da gioco d’azzardo patologico, attraverso anche l’impiego della realtà virtuale.
Allo studio vi è un modello di occhiali che, se indossati dal singolo, grazie a particolari sensori ne “carpiscono” il potenziale ludopatico, ovvero il grado di predisposizione al rischio. Il prototipo dovrebbe essere pronto dopo l’estate, mentre per la produzione ci vorrà circa un anno. La novità fa parte di “Cambio gioco”, il grande progetto contro le ludopatie promosso dall’Ulss 6 Euganea, un contenitore di iniziative per un investimento complessivo regionale di 694.000 euro. Si stima che, a livello veneto, almeno lo 0,8% della popolazione generale presenti un disturbo da gioco d’azzardo patologico. Nel bacino dell’Ulss 6 Euganea ci sono all’incirca 11.750 giocatori patologici ma, di questi, meno del 10% chiede aiuto agli specialisti. Negli ambulatori dell’Ulss 6 i giocatori patologici in cura sono circa 300.