URZULEI. Stanno per arrivare a Urzulei, nella provincia di Nuoro, speleologi da ogni parte del mondo, in vista del raduno internazionale di speleologia nel Supramonte di Urzulei, per esplorare, promuovere e preservare il ricco patrimonio di grotte presenti nel territorio. Dal 25 al 28 aprile 2019 sono previste per “Impronte 2019” escursioni in grotta per adulti e bambini guidati da professionisti, ma anche convegni, mostre, proiezioni, e tavole rotonde in aule sparse in vari edifici del paese, con il coinvolgimento di Comune, associazione Icnussa, gruppo speleologico locale Gasau, e il patrocinio dalla Regione.
«Oltre alla conoscenza e alla sensibilizzazione del nostro patrimonio di grotte e di posti bellissimi, vogliamo sensibilizzare al rispetto e alla protezione del nostro ambiente. Il titolo “Impronte” nasce proprio da questo nostro sentire, e ha per sottotitolo: l’etica e il rispetto dei luoghi nello spazio e nel tempo», afferma Ida Cabras, presidente di Icnussa. Il sindaco Ennio Arba ha dichiarato all’Ansa che si tratta di un avvenimento riproposto dieci anni dopo il primo raduno del 2009: «L’augurio – dice – è che questo evento, oltre a rappresentare un’occasione di scambio tra i diversi mondi della speleologia, sia un’importante vetrina per il nostro territorio ricco di cultura e tradizioni».
Nel 1994 è stata fondata l’Associazione delle Grotte Turistiche Italiane, nata su esigenza degli operatori del settore di scambiarsi esperienze in campo gestionale, tecnico, e promozionale, con lo scopo di selezionare le soluzioni migliori. Non tutte le grotte possono entrare a far parte dell’Agti, in quanto devono avere requisiti specifici, quali il comfort e la perfetta agibilità dei sentieri, l’efficienza dell’impianto elettrico di illuminazione, la correttezza delle informazioni date dalle guide, le precauzioni per la conservazione dell’ambiente, periodi di apertura e orari definiti per le visite. Queste ultime ammontano a oltre un milione all’anno in Italia, e, attualmente, sono più di una ventina le grotte associate sparse sul territorio italiano.
«Urzulei nel campo delle grotte rappresenta un’autorità: solo nel territorio del paese ci sono dalle duecentocinquanta alle trecento grotte, e sono presenti il complesso di Codula di Lula, la grotta più lunga d’Italia con i suoi 70 chilometri di estensione, e la grotta di S’Eni di Istetai con la sua profondità di cinquecento metri. Con la presenza degli speleologi di altri stati e continenti vogliamo confrontarci sulla materia, e divulgare quanto più possibile questo preziosissimo patrimonio», spiega il presidente del gruppo Gasau Salvatore Cabras.