L’autore de “I maestri invisibili”, Igor Sibaldi, torna con un nuovo romanzo dal titolo “Eterno amore” (Mondadori), uscito pochi giorni fa in libreria. Nato a Milano nel 1957, Sibaldi è studioso di teologia e storia delle religioni, caratteristica che emerge nel suoi scritti, in cui esplora l’aldilà, i livelli superiori di coscienza, gli “spiriti guida”. Molto seguito in Italia, dove tiene conferenze e seminari da oltre 20 anni, lo scrittore racconta, in questo suo libro, una storia d’amore profonda e poetica, in grado di rivivere oltre la morte.
Se “chi è amato non può morire” per Sibaldi, allora la potente relazione amorosa nata tra due giovani è destinata a superare i limiti di spazio e tempo. Il racconto narra di un lui e una lei che si conoscono durante un’estate a Mosca. Lui ha appena finito la maturità, è gravemente anoressico, e lei lavora come architetto, è radiosa e piena di vita. Nasce un amore dolce e quasi in sordina, che fa guarire il ragazzo, ma si consuma velocemente. Lui torna in Italia, Tanja rimane in Russia, e si dimenticano. Quarant’anni dopo, l’uomo è uno psicoanalista affermato, marito e padre, però ha un senso di vuoto che è rappresentato dal suo primo grande amore, Tanja, che cerca, imbattendosi nella sua morte avvenuta molti anni prima. Incapace di accettare la perdita, prova a entrare in contatto con lei, riuscendoci attraverso dimensioni straordinarie.