Il presidente ucraino apre al dialogo su Crimea e Donbass
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha aperto ad un possibile compromesso sulle richieste della Russia per uno stop alla guerra. In una intervista alla Abc, Zelensky si è detto “pronto al dialogo, non alla capitolazione“. “Possiamo discutere e trovare un compromesso su come questi territori continueranno a vivere“, ha spiegato il presidente ucraino facendo riferimento alla Crimea e al Donbass.
Della penisola, di fatto sotto controllo russo dal 2014 per effetto di un referendum non riconosciuto, Mosca chiede l’annessione al suo territorio. Per quanto riguarda le due “pseudo repubbliche” del Donbass, come le definisce Zelensky, riconosciute da Putin poco prima dell’aggressione all’Ucraina, la Russia ne chiede l’indipendenza. Durante la stessa intervista, Zelensky avrebbe affermato di aver raffreddato la sua posizione sulla Nato. Per Mosca un eventuale ingresso di Kiev nell’Alleanza atlantico del vicino è inaccettabile.
Poco prima, però, Zelensky, aveva accusato Putin di crimini di guerra, e evocato scenari da terza guerra mondiale. “Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale”, aveva detto il presidente.
La Cina non approva le sanzioni inflitte alla Russia. E’ stato lo stesso presidente Xi Jinping a dirlo al presidente francese Macron e al cancelliere tedesco Scholz durante un vertice video. Secondo Pechino le sanzioni “avranno un impatto negativo sulla stabilità della finanza globale, dell’energia, dei trasporti e delle catene di approvvigionamento“, e faranno arretrare “l’economia mondiale, che è sotto il pesante impatto della pandemia. E in definitiva saranno dannose per tutte le parti“.