• 4 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Ucraina, si indaga su 5 mila crimini di guerra commessi dalle forze russe

Oggi, nel quarantaduesimo giorno di conflitto in Ucraina, gli attacchi da parte delle forze russe si sono concentrati prevalentemente nella zona ovest del Paese. Gli allarmi antiaerei sono risuonati da Zaporizhzhia e a Leopoli. Secondo le autorità locali sono stati lanciati missili di precisione contro strutture militari vicine a Zolochiv, nella regione di Leopoli, e a Chuhuiv, nella zona di Kharkiv.

E nella notte, l’esercito russo ha lanciato diversi attacchi aerei sulla regione di Dnipropetrovsk e ha colpito un deposito di petrolio. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale dell’area, Valentyn Reznichenko, che ha sottolineato come l’attacco abbia provocato un vasto incendio che si è propagato a causa del carburante. Al momento i soccorritori accorsi sul posto stanno ancora cercando di domare l’incendio.

Violenze sessuali dell’esercito russo su donne, uomini, anziani e bambini

Tra le notizie che hanno dettato maggiore scalpore spicca la denuncia del procuratore generale ucraino, Irina Venediktova, la quale ha annunciato che al momento sarebbero almeno 5mila crimini di guerra commessi dai russi in Ucraina. “Anche in questa situazione così crudele, i crimini di guerra sono i primi ad apparire nell’ordine, seguiti dai crimini contro l’umanità e dal genocidio” ha dichiarato Venediktova. La procura è convinta che sia necessario attivare i protocolli internazionale per poter indagare.

I militari russi avrebbero commesso una serie di violenze sessuali non solo nei confronti di uomini e donne, ma addirittura a bambini e anziani. A questo proposito le forze dell’ordine ucraine hanno ricevuto diverse denunce, alcune delle quali diffuse anche sui social network.

Crimini guerra

Soldatesse ucraine abusate e torturate

La commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, sul suo account Telegram ha denunciato abusi e torture sulle soldatesse ucraine catturate dai russi. Si tratta della testimonianza di 15 militari donna che fanno parte di un gruppo di 86 soldati ucraini rilasciati venerdì. Le donne hanno raccontato di essere state denudate, costrette a stare accovacciate, umiliate, intimidite.

Il sindaco di Bucha conferma il genocidio russo: “Uccise almeno 320 persone”

Il sindaco di Bucha ha dichiarato alla Bbc che le truppe russe hanno ucciso almeno 320 suoi concittadini durante l’occupazione della città, e ha aggiunto di aver visto di persona alcune di queste esecuzioni. “Ho assistito a diversi episodi“, ha raccontato Anatoly Fedoruk. “C’erano tre auto di civili che cercavano di evacuare in direzione di Kiev e che sono stati brutalmente uccisi a colpi d’arma da fuoco. C’era anche una donna incinta il cui marito urlava di non spararle. Ma loro hanno sparato e l’hanno uccisa brutalmente“.

Crimini guerra
Bucha, i militari ucraini mettono nei sacchi neri i cadaveri dei civili trovati in strada

Gostomel come Bucha e Irpin: scomparse oltre 400 persone

Più di 400 persone sono scomparse dalla citta’ di Gostomel che, insieme a Bucha e Irpin, ha sopportato il peso dell’offensiva della Russia sulla capitale ucraina. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare locale Taras Dumenko citato dalla Bbc. Dumenko afferma che la maggior parte dei corpi dei residenti di Gostomel sono stati trovati nei villaggi vicini e nella città di Bucha. Sostiene inoltre che i russi devono aver rapito le persone, molte delle quali per poi fucilarle.

Carlo Saccomando

Classe 1981, giornalista pubblicista. Poco dopo gli studi ha intrapreso la carriera teatrale partecipando a spettacoli diretti da registi di caratura internazionale come Gian Carlo Menotti, fondatore del "Festival dei Due Mondi" di Spoleto, Lucio Dalla, Renzo Sicco e Michał Znaniecki. Da sempre appassionato di sport lo racconta con passione e un pizzico di ironia. Attualmente dirige il quotidiano "Il Valore Italiano".

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