Nel 103esimo giorno di conflitto in Ucraina le forze russe stanno concentrando i propri attacchi su Severdonetsk e Lysychansk, nella regione di Luhansk. Secondo il capo dell’amministrazione regionale, Sergey Gaid, il numero di bombardamenti sulle due città è aumentato di dieci volte. Inoltre l’esercito ucraino ha riferito di colpi di mortaio e artiglieria contro i soldati a difesa di Severdonetsk.
Secondo l’ultimo rapporto da Kiev le bombe hanno compito anche le vicine città di Slovyansk, Lysychansk e Orikhove. Inoltre sono state danneggiate alcune infrastrutture nelle città di Metolkino, Borivske, Ustynivka e Toshkivka. I vertici militari parlano anche di infrastrutture civili bombardate negli insediamenti di Chernihiv e Sumy.
E dopo oltre un mese anche Kiev è nuovamente al centro degli attacchi delle forze russe: colpita una fabbrica nella zona orientale della capitale ucraina. Mentre l’attacco missilistico lanciato ieri mattina dalle forze russe contro Kiev, che ha colpito infrastrutture ferroviarie, potrebbe essere stato probabilmente un tentativo di interrompere le forniture di armi occidentali alle unità ucraine in prima linea: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina.
Quasi il 60% dell’oblast di Zaporizhzhia è occupato dalle truppe russo. È quanto ha affermato il governatore Oleksandr Starukh, spiegando che l’esercito di Mosca ha distrutto oltre 2.700 siti infrastrutturali nell’oblast e che 77 tra città e villaggi della regione sono senza elettricità a causa dei combattimenti.
Dopo aver incontrato gli sfollati di Mariupol trasferiti a Zaporizhzhia, Volodymyr Zelenskyi ha visitato anche i posti di comando e le posizioni avanzate delle truppe ucraine nei distretti di Bakhmut e Lysychansk, nel Lugansk. Lo riporta il sito del capo dello Stato. Durante la visita, il presidente ucraino ha ascoltato informazioni sulla situazione operativa in queste parti del fronte, nonché un rapporto sulla logistica. Zelensky ha anche consegnato ai soldati riconoscimenti statali.
Sarebbero 31.250 i soldati russi che hanno perso la vita in Ucraina dallo scoppio del conflitto lo scorso 24 febbraio. È quanto afferma l’esercito di Kiev nel suo ultimo rapporto spiegando di aver distrutto 1.386 carri armati, 3.340 veicoli corazzati, 211 aerei militari e 176 elicotteri.
Sono 262 i bambini che avrebbero perso la vita e 467 quelli che sono rimasti feriti dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina. Lo rende noto l’ufficio del procuratore generale di Kiev.
La visita del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in Serbia, prevista tra lunedì e martedì, è stata annullata. La decisione è stata presa dopo che Bulgaria, Macedonia del Nord e Montenegro non hanno concesso l’autorizzazione per il transito nel loro spazio aereo per il volo dell’esponente del Cremlino diretto a Belgrado. Il ministro russo dopo aver appreso la notizia ha replicato in maniera molto ironica e originale: “La nostra diplomazia non ha ancora padroneggiato la capacità di teletrasportarsi“.