Anche nel quarantunesimo giorno di conflitto in Ucraina non si fermano gli attacchi ad ospedali ed edifici nei quali sono nascosti i civili. Ieri sera le forze russe hanno preso di mira l’ospedale pediatrico di Mykolaiv, colpito da due razzi: gli attacchi hanno provocato una trentina di feriti e nove morti. La struttura è poi stata evacuata e al momento è inagibile. E le sirene di allarme per possibili incursioni aree sono tornate a suonare stamane in quasi tutta l’Ucraina: da Kiev, a Odessa, da Kharkiv Leopoli, da Donetsk e Zaporizhzhia.
Inoltre i corpi di tre civili torturati sono stati trovati nel distretto di Konotop, nella regione di Sumy, nelle aree che erano state occupate dalle truppe russe. Lo ha scritto su Telegram, citato da Unian, Dmytro Zhyvytskyi, capo dell’amministrazione militare regionale di Sumy. I cadaveri sono stati trovati dai militari ucraini. L’esercito russo si è ritirato dalla regione di Sumy il 3 aprile.
Il corrispondente della Rai, Giammarco sicuro, presente a Mykolaiv, su Twitter ha riferito che la città è stata vittima di diversi attacchi nei quali l’esercito russo ha utilizzato bombe a grappolo, notoriamente bandite dall’Onu per la loro letalità. Il sindaco ha comunicato che oltre all’ospedale pediatrico sono state bombardate altre strutture mediche, scuole, l’orfanotrofio ed edifici residenziali, tutti luoghi occupati dai civili ancora presenti in città.
Lo Stato Maggiore ucraino nel bollettino quotidiano sulla guerra diramato stamane, come riporta Ukrinform, ha denunciato che: “Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono stati morti e feriti, compresi bambini“.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi si rivolgerà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per denunciare le uccisioni dei civili a Bucha ed in altre parti del paese da parte dei russi. “Attualmente, nella sola Bucha, sono state uccise e torturate più di trecento persone. È probabile che l’elenco delle vittime sarà molto più ampio quando verrà ispezionata l’intera città. E questa è solo una città“, ha affermato Zelensky in un video intervento notturno.
Ha poi aggiunto che “ci sono già informazioni che il numero delle vittime degli occupanti potrebbe essere ancora più alto a Borodyanka e in alcune altre città liberate“. “In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, – aggiunge il premier ucraino – gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l’occupazione nazista 80 anni fa“.
La Russia sta cercando di coprire i crimini di guerra dei suoi soldati in Ucraina. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video notturno in cui accusa Mosca di montare un’operazione di “propaganda”. E il suo impegno è “identificare quanto prima tutte le persone coinvolte nell’esercito russo in questi crimini. E per punirle tutte“, in “un lavoro congiunto con l’Unione Europea e le istituzioni internazionali, in particolare con la Corte penale internazionale“.
Per la giornata di oggi sono previsti in Ucraina sette corridoi umanitari, compresa la città assediata di Mariupol. Lo ha annunciato la vice prima ministra Iryna Vereshcuk su Telegram. Il percorso da Mariupol è diretto a Zaporizhzhia (circa 200 chilometri a nord-ovest), con mezzi propri, spiega Vereshchuk, precisando che le forze russe, “nonostante le promesse, non consentono a nessuno di recarsi a Mariupol“. Inoltre ha evidenziato che “gli occupanti hanno bloccato a Mangush i rappresentanti del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Dopo i negoziati, sono stati rilasciati di notte e inviati a Zaporizhia“.
A a proposito di Mariupol il capo del centro di controllo della difesa nazionale russo, il generale Mikhail Mizintsev, in conferenza stampa ha fatto sapere che nella cittadina a Sud dell’Ucraina sono state evacuati oltre 1.700 civili.
Dall’inizio del conflitto da Mariupol sono state evacuate in totale 125.616 persone senza il coinvolgimento dell’Ucraina attraverso un corridoio umanitario che porta in direzione est. Più in generale il numero totale di persone evacuate dall’Ucraina alla Russia nel periodo dell’operazione militare ammonta a 602.106 persone, di cui 119.847 bambini.