• 4 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Ucraina, Papa Francesco: “Disponibile ad incontrare Putin”

Queste le parole del Santo Padre in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera nel quale ribadisce la volontà si essere disposto ad incontrare il leader del Cremlino per arrivare almeno ad un cessate il fuoco

In un’intervista esclusiva rilasciata al Corriere della Sera Papa Francesco ribadisce la forte volontà di incontrare Vladimir Putin per cercare di trovare la via della pace al terribile conflitto che da oltre due mesi, 69 giorni per l’esattezza, si sta consumando in Ucraina. “Il primo giorno di guerra ho chiamato il presidente ucraino Zelensky al telefono, Putin invece non l’ho chiamato. L’avevo sentito a dicembre per il mio compleanno ma questa volta no, non ho chiamato. Ho voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall’ambasciatore russo. Ho chiesto che mi spiegassero, gli ho detto ‘per favore fermatevi’ “.

Dopo venti giorni dall’inizio del conflitto il Santo Padre ha raccontato di aver chiesto al cardinale Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, di fare arrivare a Putin il messaggio che era disposto ad andare a Mosca per un incontro. Tentativo che non è andato a buon fine in quanto sino ad oggi il Vaticano non ha ricevuto ancora nessuna risposta, nonostante le sollecitazioni. La sensazione generale è che il premier russo non possa e voglia fare l’incontro in questo preciso momento.

Papa Bergoglio, al momento, non intende andare in Ucraina

Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla?“, sottolinea il Papa che ricorda come una situazione simile sia accaduta venticinque anni fa in Ruanda. Nonostante in molti gli abbiano chiesto un gesto simbolico il Papa ha ribadito che per ora non intende andare a Kiev. “Ho inviato il cardinale Michael Czerny, (prefetto del Dicastero per la Promozione dello Sviluppo umano integrale) e il cardinale Konrad Krajewski, (elemosiniere del Papa) che si è recato lì per la quarta volta. Ma io sento che non devo andare. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin. Ma anche io sono un prete, che cosa posso fare? Faccio quello che posso. Se Putin aprisse la porta…“.

La contrarietà all’uso delle armi

Papa Francesco non sa dire cosa abbia provocato l’escalation militare: probabilmente, spiega, “l’abbaiare della Nato alla porta della Russia” ha portato il capo del Cremlino a scatenare il conflitto. “Un’ira che non so dire se sia stata provocata, ma facilitata forse sì“. Poi una riflessione sulla corsa agli armamenti in Ucraina: “Non so rispondere, sono troppo lontano, all’interrogativo se sia giusto rifornire gli ucraini — osserva — . La cosa chiara è che in quella terra si stanno provando le armi. I russi adesso sanno che i carri armati servono a poco e stanno pensando ad altre cose. Le guerre si fanno per questo: per provare le armi che abbiamo prodotto“. 

Orban aveva rivelato al Santo Padre il giorno in cui i russi vorrebbero sancire la fine del conflitto: il 9 maggio

Bergoglio ha poi evidenziato come a livello internazionale non ci sia abbastanza volontà nel voler arrivare ad un accordo di pace e fa una considerazione sulle parole pronunciate dal premier ungherese Orban nell’incontro avuto il 21 aprile scorso: “Quando l’ho incontrato mi ha detto che i russi hanno un piano, che il 9 maggio finirà tutto“, rivela il Papa. “Spero che sia così – aggiunge – così si capirebbe anche la celerità dell’escalation di questi giorni . Perché adesso non è solo il Donbass, è la Crimea, è Odessa, è togliere l’Ucraina il porto del Mar Nero, è tutto. Io sono pessimista, ma dobbiamo fare ogni gesto possibile perché la guerra si fermi“.

“L’Italia sta facendo un buon lavoro. Draghi è diretto e semplice”

Infine elogia le azioni intraprese dal governo italiano: “L’Italia sta facendo un buon lavoro – afferma il Pontefice -. Il rapporto con Mario Draghi è buono, è molto buono. Già in passato, quando era alla Banca centrale europea, gli ho chiesto consiglio. È una persona diretta e semplice“. Inoltre ha espresso enorme ammirazione per l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quello attuale, Sergio Mattarella e il grande rispetto nei confronti di Emma Bonino.

Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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