• 23 Novembre 2024
  • DAL MONDO

Ucraina, niente cessate il fuoco, continua l’assalto alla Azovstal di Mariupol

Non è chiaro se il cessate il fuoco stia funzionando oppure no. La Russia simula elettronicamente lanci di missili nucleari

Non è iniziato il cessate il fuoco a Mariupol per permettere l’evacuazione dei civili dalla Azovstal. Lo denuncia lo stato maggiore ucraino. Ma il portavoce del Cremlino ribatte: “I corridoi umanitari stanno funzionando“.

“L’inferno” Azovstal

La tregua, per altro annunciata unilateralmente dai russi ieri sera, sarebbe dovuta iniziare questa mattina alle 6 e durare 3 giorni. Invece sembra che intorno all’acciaieria si sia scatenato l’inferno, con “difficili e sanguinosi scontri, e bombardamenti che non si sono mai fermati, neanche di notte“. Il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko ne ha parlato al Gr1 Rai: “Se l’inferno esiste, è qualcosa di molto simile a quello che si vive in queste settimane nell’acciaieria Azov“. E questo anche a causa delle epidemie provocate dalla mancanza di acqua.

L’appello di Zelensky

La situazione nell’acciaieria è estremamente difficile. All’interno ci sarebbero ancora circa 2000 combattenti ucraini, tra miliziani del battaglione Azov e marines. Ma nei sotterranei trovano ancora rifugio alcune centinaia di civili, tra cui 30 minori. Tanto che lo stesso presidente Zelensky ha lanciato un appello in un video a “Mantenere il cessate il fuoco per salvare le persone che si trovano nei sotterranei di Azovstal, fra cui donne e bambini“. Il presidente ha assicurato che “La parte ucraina è pronta” a rispettare la tregua perché “Serve tempo per far uscire la gente da questi sotterranei“.

Azovstal “cuore” della guerra

La resistenza della Azovstal e di Mariupol sta bloccando ormai da giorni l’offensiva in Donbass. Se per la parte Ucraina Mariupol è quindi il “cuore” della guerra in questi giorni, anche per la Russia Azovstal è diventata decisiva, almeno a sentire il generale Richard Dannatt, ex capo di stato maggiore dell’esercito britannico, secondo il quale “I sanguinosi combattimenti in corso nello stabilimento Azovstal di Mariupol rappresentano il tentativo della Russia di assicurarsi una qualche vittoria in vista della commemorazione del 9 maggio“. Lunedì infatti in Russia si celebra la fine della seconda guerra mondiale.

Lukashenko: “Non pensavo operazione russa si sarebbe trascinata così”

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko non si aspettava che l’operazione militare russa in Ucraina si sarebbe trascinata in questo modo“. Lo ha detto il principale alleato di Putin in una intervista all’Associated press. “Non sono sufficientemente addentro a questo problema – ha aggiunto Lukashenko – per dire se stia andando secondo i piani, come dice la Russia, o come mi sembra. Voglio sottolineare ancora una volta, la mia sensazione è che questa operazione si sia trascinata“.

La Russia simula lancio di missili nucleari

Il presidente bielorusso ha anche parlato dell’eventuale uso di armi nucleari in Ucraina. “Sarebbe inaccettabile perché proprio vicino a noi, non siamo oltre l’oceano come gli Usa“. Se la Russia ne sia capace o meno? “E’ una domanda che va posta alla leadership russa“, ha risposto Lukashenko. Ieri la Russia, ha fatto sapere il ministero della Difesa, ha compiuto una esercitazione nella zona di Kaliningrad, praticando una serie di “lanci elettronici” simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare su finti obiettivi. Le esercitazioni “virtuali” hanno coinvolto più di 100 militari, fa sapere ancora la nota.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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