Si combatte intorno all'acciaieria di Mariupol. Macron sente Putin e Johnson interviene al parlamento ucraino
E’ iniziato l’assalto finale dei russi all’Azovstal, l’acciaieria di Mariupol. L’esercito di Mosca, anche con il supporto di blindati, sta tendando di entrare nell’impianto da questa mattina. Per ora le truppe ucraine asserragliate starebbero resistendo. Intanto, prosegue l’odissea degli sfollati della Azovstal. Un centinaio sarebbe arrivato sano e salvo in territorio controllato dagli ucraini, ma all’appello mancherebbero ancora alcuni pullman partiti questa mattina.
Il presidente francese Emmanuel Macron torna a sentire al telefono Vladimir Putin. La chiamata di oggi sarebbe durata circa due ore. Il presidente russo avrebbe sostenuto che Mosca è ancora aperta al dialogo. Salvo poi aggiungere che l’Ucraina “non è pronta per negoziati seri“. Putin ha poi chiesto all’Occidente di interrompere le forniture di armi all’Ucraina. “L’Unione europea – ha concluso – ignora i crimini di guerra delle forze di Kiev“.
Il primo ministro britannico Boris Johnson è intervenuto in collegamento al Parlamento ucraino. Alla presenza del presidente Volodymyr Zelensky, il premier ha ammesso l’errore di aver sottovalutato quanto accaduto nel 2014. “Dobbiamo essere umili riguardo a quando l’Ucraina è stata invasa per la prima volta, la Crimea è stata presa all’Ucraina ed è iniziata la guerra nel Donbass”, ha spiegato Johnson. “La verità è che siamo stati troppo lenti a capire cosa stesse realmente accadendo“. L’inquilino di Downing Street ha anche annunciato ulteriori aiuti per 375 milioni di dollari. “L’Ucraina vincerà e sarà libera“, ha concluso.
Il consigliere di Zelensky, Mikailo Podolyak, su Twitter denuncia il ritrovamento di due corpi di civili in un villaggio nella regione di Kiev. “Unghie strappate. Mani legate“, scrive Podolyak.