C’è la prima condanna di un militare russo per crimini di guerra in Ucraina. Si tratta dell’ergastolo inflitto a Vadim Shishimarin, condannato per aver sparato ad un 62 enne disarmato che viaggiava in bicicletta, uccidendolo. Il 21 enne durante il processo si era dichiarato colpevole, ma aveva sostenuto di aver obbedito ad un ordine. E Kiev annuncia che manderà a processo altri 48 militari russi.
Un consigliere russo delle Nazioni Unite a Ginevra si è dimesso. “Non mi sono mai vergognato tanto del mio paese“, ha scritto nella dichiarazione con cui annuncia la sua decisione. La lettera è stata pubblicata sui social dall’avvocato internazionale Hillel Neuer. In essa, il funzionario attacca duramente il ministro degli Esteri Lavrov, accusato di spargere odio e bugie con la sua “propaganda di guerra“.
Secondo il capo dell’intelligence dell’Ucraina, Vladimir Putin sarebbe sfuggito ad un attentato alla sua vita due mesi fa. Kyrylo Budanov lo ha detto durante una intervista. Il tentativo, fallito, sarebbe nato da “soggetti provenienti dalle regioni del Caucaso“. La circostanza non ha trovato conferme da parte di Mosca.
I russi starebbero organizzando dei tour nel teatro drammatico di Mariupol, quello distrutto dalle bombe e dove avevano trovato rifugio numerosi civili. Lo denuncia il ministero degli Esteri Ucraino su Twitter.