• 22 Novembre 2024
  • POLITICA

Ucraina, domani riferisce Di Maio, Draghi la prossima settimana

Come richiesto dai partiti, il governo riferirà in Parlamento sulla crisi Ucraina. Domani comincia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, La prossima settimana toccherà al presidente del Consiglio Mario Draghi

La crisi Ucraina condiziona la politica italiana e irrompe nei palazzi romani. Domani il primo a riferire sulla situazione sarà il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che ha partecipato alla riunione di emergenza del G7. Il titolare della Farnesina interverrà prima al Senato, alle 12, e poi, alle 16, alla Camera, come ha fatto sapere il numero uno di Montecitorio Roberto Fico. “È un passaggio importante – scrive su Facebook il presidente della Camera – affinché le istituzioni italiane, unite, continuino a lavorare con i partner europei a una risposta chiara, univoca e coordinata in seguito alle gravissime dichiarazioni e iniziative del Presidente della Federazione Russa”.

Draghi alla Camera la prossima settimana

La prossima settimana toccherà al presidente del consiglio Mario Draghi. Lo ha confermato il ministro per Rapporti con il Parlamento Federico D’Inca al presidente Roberto Fico questo pomeriggio. “Un atto doveroso“, commenta la presidente di Fratelli d’Italia Giogia Meloni.

Le sanzioni alla Russia dividono i partiti

E’ stato Mario Draghi questa mattina a evocare le sanzioni alla Russia, spiegando che l’Unione europea sta già definendo la linea. Ma non c’è ancora accordo tra gli stati. In Italia i dubbi sono ancora maggiori, vista la dipendenza del paese dal gas russo. Perplessità esprime ad esempio il leader della Lega Matteo Salvini, per il quale “le sanzioni sono l’ultima opzione“. Il segretario leghista sostiene di “non approvare nessuna invasione in casa altrui” ma, si chiede, “Quanto sono costate all’Italia le ultime sanzioni?“. “Spero che nessuno tifi guerra, lavoriamo per pace e dialogo“, aggiunge ancora.

Conte: “Sì a sanzioni, ma valutiamo anche interesse nazionale”

Dice sì alle sanzioni Giuseppe Conte ma, aggiunge, “valutiamo anche il nostro interesse nazionale“. Il presidente del Movimento 5 stelle chiede poi di “scongiurare in tutti i modi un’escalation militare. Sarebbe una tragedia, un disastro“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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