Nel 28esimo giorno di conflitti l’esercito russo ha sequestrato un convoglio umanitario diretto a Mariupol, composto da 11 autobus vuoti, che cercava di consegnare rifornimenti e portare in salvo i civili ucraini ancora bloccati in città. Secondo fonti del governo ucraino sono stati fatti prigionieri gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza. Lo afferma il presidente Volodymir Zelensky che ha denunciato le manovre militari di Mosca e ha promesso che Kiev farà tutto il possibile per “liberare la nostra gente“.
Il presidente ucraino ha inoltre parlato di centomila persone che sarebbero rimaste bloccate “nella città in rovina di Mariupol“, che stanno affrontando la fame sotto costanti bombardamenti russi.
Zelensky ha rinnovato i suoi appelli affinché la Russia consenta corridoi umanitari sicuri, e ha detto che i civili stanno affrontando “condizioni disumane” in un assedio totale “senza cibo, né acqua, né medicine“. Più di 7.000 persone sono fuggite da Mariupol nelle ultime 24 ore, ha detto.
Secondo una fonte della difesa americana i soldati del presidente Vladimir Putin, inclusi i separatisti del Donbass, sarebbero entrati a Mariupol, ma la città non sarebbe ancora caduta sotto scacco dei russi grazie agli sforzi della resistenza ucraina che sta lottando “molto duramente per non far cadere la città“. Si registra inoltre “attività navale russa nel Mar Nero, ma questo – secondo la stessa fonte – non significa che un attacco con mezzi anfibi contro Odessa sia imminente“.
L’ufficio del procuratore generale ucraino sulla sua pagina Facebook, citato dall’Agenzia Unian ha reso pubblico un dato significativo su questa guerra: dopo 4 settimane in totale sono stati uccisi 121 bambini e altri 167 sono rimasti feriti. I bombardamenti hanno colpito 548 strutture educative, 72 delle quali sono state completamente distrutte.
Le scuole bombardate sono più di 220 scuole, 155 gli asili nido. Secondo la procura la situazione peggiore è nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Mykolaiv, Sumy, Kyiv, Kherson, Chernihiv e a Kiev. Colpiti dalle bombe russe anche scuole di medicina, arti, impianti sportivi, biblioteche.
E a proposito di giovanissime vite spezzate due bambini e un adulto sono rimasti uccisi per l’esplosione di un colpo d’artiglieria russa su un edificio residenziale a Rubizhne, nel distretto di Luhansk, nel nord del Dombass. Lo ha riferito il governatore Serhiy Gaidai, secondo il quale la granata è esplosa al quinto piano del palazzo. Inoltre nella stessa città si parla di un raid russo su un deposito di munizioni ucraino, vero obiettivo dell’attacco.
Parlando al Consiglio d’Europa, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha ribadito l’impegno della capitale ucraina a difendersi a ogni costo contro l’aggressione. “Nel peggiore dei casi moriremo, ma non ci arrenderemo mai”, ha garantito.
Il Ministero della Difesa russa fa propaganda e mostra i filmati di due attacchi missilistici: il primo è un’attacco dai sistemi missilistici costieri “Bastion” verso un’infrastruttura militare dell’esercito ucraino, il secondo è un attacco da una nave militare russa verso altre strutture militari ucraine distrutte con otto missili Kalibr.
In un altro video pubblicato su Telegram si vede il lancio di missili cruise da una nave situata al largo della costa della Crimea, appena a ovest della città di Sebastopoli, verso l’Ucraina.