Secondo i dati di Unioncamere presentati con il ministro del Turismo Massimo Garavaglia al Ttg - Travel Experience, Fiera di Rimini, estate 2021 in recupero, ma per riprendersi dalle perdite ci vorrà ancora del tempo
Al Ttg – Travel Experience, Fiera di Rimini, Isnart Unioncamere ha presentato con il ministro del turismo Massimo Garavaglia i dati dell’estate 2021. Periodo di recupero per il turismo italiano, ma per riprendersi dalle perdite dovute alla pandemia ci vorrà ancora del tempo.
Vero comunque che c’è stato un incremento medio dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare giugno e luglio hanno fatto registrare una crescita notevole con un +40%, per poi stabilizzarsi ad agosto (+22%). Per settembre un lieve recupero (circa il 6%) rispetto all’anno scorso, e recupero anche per i mesi finali dell’anno con prenotazioni già effettuate.
Il ministro Garavaglia ha commentato: “Abbiamo un +30% di pernottamenti per quest’estate e anche un’occupazione buonissima dell’84% delle camere ad agosto. Quest’estate è andata bene, ma non riusciamo ancora a coprire tutte le perdite” ha detto alla conferenza stampa di presentazione sull’andamento della stagione estiva.
Secondo i dati di Isnart Unioncamere i dati positivi dell’estate 2021 non possono compensare le perdite subite da tutto il comparto a causa della pandemia. Il settore è rimasto inattivo per oltre un anno e mezzo. Il blocco delle attività di tutta la prima parte del 2021 ha fatto sì che questi primi nove mesi siano ancora 40 punti percentuali al di sotto dello stesso periodo del 2019.
Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi al Ttg di Rimini, ha spiegato che non basta una sola stagione estiva positiva per risollevare il settore e tutte le aziende che gravitano nel comparto turismo. “I dati diffusi da Banca d’Italia confermano i primi segnali positivi per il turismo internazionale a partire da luglio ma per tornare ai livelli pre-Covid è ancora lunga”. ha detto “
Per Confindustria Alberghi inoltre serve anche una proroga degli aiuti statali perché molte aziende hanno già terminato le ultime settimane previste dal Decreto Sostegni e anche “imprimere un’accelerazione per regolare il turismo congressuale e quello del benessere oggi ancora condizionato da norme più stringenti rispetto ad altre realtà come musei, cinema e teatro che hanno giustamente visto riconosciuta la possibilità di operare in sicurezza“.