Per la prima volta dopo a settimane di distanza dal termine delle elezioni il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ammesso ufficialmente la sconfitta elettorale e la conseguente fine del suo mandato alla Casa Bianca. Inoltre il presidente uscente attraverso un video pubblicato su Twitter ha condannato i suoi violenti sostenitori che mercoledì hanno preso d’assalto il Campidoglio.
Il giorno successivo al tremendo assalto a Capitol Hill il tycoon si rivolge agli elettori americani che lo hanno votato e che ancora lo sostengono. Trump ha annunciato che “il Congresso ha certificato i risultati delle elezioni” e che “nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 gennaio“, parole dalle quali si evince che l’ormai ex presidente Usa ha definitivamente abbandonato il tentativo estremo di ribaltare il risultato delle urne.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 8, 2021
Nonostante ammetta la sconfitta non riesce però ad abbandonare del tutto le manie di grandezza definendo il suo mandato presidenziale “il più grande della storia“, e sembra pronto a ricandidarsi nel 2024 quando afferma: “è solo l’inizio della nostra lotta per fare l’America di nuovo grande“. Trump si erge inoltre a paladino della giustizia con l’intento di difendere la democrazia americana e assicurare l’integrità del voto: “Continuo fortemente a credere che dobbiamo riformare le nostre leggi elettorali per verificare davvero l’identità degli elettori e il diritto al voto e ripristinare la fiducia nel nostro sistema“.
Dopo litri e litri di benzina gettati sul fuoco Trump assicura che il suo attuale obiettivo è quello di assicurare una transizione dei poteri in maniera tranquilla e ordinata. In sostanza sembra voler indossare i panni del pompiere e spegnere il fuoco delle polemiche: “È l’ora di raffreddare gli animi e di ripristinare la calma“, afferma con una disinvoltura tale da farlo sembrare estraneo ad un processo che lui stesso ha alimentato, perché “bisogna tornare alla normalità dell’America“.
Poi si è rivolto ai facinorosi che ieri si sono resi protagonisti di quello che ha definito ‘un’attacco atroce‘ e che lo ha lasciato indignato per la violenza, l’illegalità e il caos generato: “Voi non rappresentate il nostro Paese. E coloro che hanno infranto la legge pagheranno“, perché ribadisce che l’America deve essere il Paese del ‘law and order‘.
Poco prima dell’annuncio via Twitter il neopresidente Joe Biden aveva annunciato di non essere interessato a mettere in atto la procedura di impeachment nei confronti di Donald Trump e di non voler ricorrere al 25esimo emendamento, come invece avevano chiesto all’unisono i leader democratici in Congresso, Nancy Pelosi e Chuck Schumer. Anche il vicepresidente Mike Pence, figura fondamentale per innescare l’eventuale rimozione del presidente, sarebbe contrario alle due ipotesi.
L’intenzione di Biden è quella di rimanere concentrato sull’ insediamento alla Casa Bianca, previsto il 20 gennaio, perché l’eventuale rimozione coatta del rivale potrebbe essere giudicata negativamente dai sostenitori di Trump, che rappresentano quasi la metà del Paese. Il rischio sarebbe quello di innescare nuove rivolte e atti di violenza sparsi su tutto il territorio a stelle e strisce, mentre l’obiettivo principale del nuovo inquilino della Casa Bianca è quello di riunificare tutto il popolo statunitense, a prescindere dalla fede democratica o repubblicana.
Carlo Saccomando