Quando l’Italia fa squadra è invincibile: è stata eletta come sede delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026. Milano e Cortina trionfano e riescono ad avere la meglio sulla candidatura concorrente, rappresentata dalla Svezia con le città Stoccolma e Aare. Per una volta tutte le componenti che hanno lavorato al progetto e alla realizzazione di questo sogno non hanno guardato al colore politico, bensì al raggiungimento di un obiettivo comune.
Un momento storico che a detta di molti esperti non rappresenterà solamente l’occasione per poter rilanciare lo sport in Italia e le strutture che saranno adibite come località per lo svolgimento delle specialità olimpiche invernali, ma vedono questa manifestazione come l’occasione fondamentale per rilanciare l’economia italiana e far conoscere in tutto il mondo alcune delle località più belle del nostro territorio. Inoltre sarà occasione per promuovere il turismo in Lombardia e Veneto, ma in generale su tutta la penisola italica.
Alcuni rumors giornalisti, poche ore prima della cerimonia di assegnazione, avevano fatto filtrare la voce che l’Italia avesse in pugno la candidatura. Tutti gli addetti ai lavori, in primis la delegazione azzurra ha fatto gli scongiuri del caso, e per quanto la notizia filtrata abbia destato un leggero sorriso non ha acuito la tensione che mano a mano saliva con l’avvicinarsi del verdetto.
Pochi secondi prima delle 18:00 a Losanna è cominciato il countdown. Allo scoccare dell’orario previsto il presidente del CIO ha pregato gentilmente tutti i membri della commissione di alzarsi in piedi per omaggiare l’inno olimpico ufficiale. Per l’Italia sono minuti interminabili. Successivamente la busta a cinque cerchi olimpici passa dalle mani di un ex campionessa olimpica di nuoto sincronizzato a quella di una ragazzina. La busta viene passata nelle mani del presidente, che si sofferma qualche attimo a parlare con la ragazzina visibilmente emozionata. Sale l’adrenalina e la tensione, pochi secondi che sembrano diventati minuti se non quasi ore.
Finalmente il signor Thomas Bach decide di aprire la busta. Il nome prescelto è quello dell’Italia. Dalla delegazione azzurra so alza un grido di gioia, mentre l’altra parte, quella degli sconfitti, abbassa mestamente lo sguardo ripensando a quello che sarebbe potuto essere ma non è stato. Diana Bianchedi, ex schermitrice ora in forza al CONI, salta letteralmente in braccio al presidente Giovanni Malagò, anche lui sprizzante di gioia. Tra i molti presenti si vedono esultare quasi come la vittoria di una medaglia olimpica Arianna Fontana (pattinatrice di short track), Evelina Christillin (presidente esecutivo del Comitato promotore Torino 2006) e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Quest’ultimo si erge per un attimo a capo ultrà e incita colleghi e amici al grido “Italia-Italia“, che prontamente tutti ripetono.
Il risultato dirà che su 82 voti 47 sono stati assegnati al duo Milano – Cortina, mentre Stoccolma – Aare hanno conquistato 34 voti, un solo delegato si è astenuto, come previsto il presidente Bach. Tredici voti di differenza che non rappresentano una vittoria schiacciante ma tale considerevole di essere considerata meritevole, senza alcuna ombra di dubbio.
Un lungo applauso, a cui si è unito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è scoppiato al Piccolo teatro Paolo Grassi alla notizia che il Cio ha assegnato a Milano e Cortina i Giochi invernali 2026. Campane a festa a Cortina all’annuncio della vittoria italiana. Dal campanile della città è stata srotolata una bandiera italiana lunga 30 metri, mentre in piazza la gente ha iniziato a cantare l’Inno italiano.
Grande soddisfazione da tutto il mondo politico con il premier Giuseppe Conte, che attraverso un tweet esprime grande felicità e soddisfazione: “Siamo orgogliosi di questo grande risultato! Ha vinto l’Italia: un intero Paese che ha lavorato unito e compatto con l’ambizione di realizzare e offrire al mondo un evento sportivo memorabile“.
Grande soddisfazione anche per il vicepremier Matteo Salvini che dichiara: “Vincono l’Italia, il futuro e lo sport: grazie a chi ci ha creduto fin da subito, soprattutto nei Comuni e nelle Regioni, e peccato per chi ha rinunciato. Ci saranno almeno cinque miliardi di valore aggiunto, 20mila posti di lavoro, oltre a tante strade ed impianti sportivi nuovi: con le Olimpiadi invernali confermeremo al mondo le nostre eccellenze e le nostre capacità“.
Carlo Saccomando