TORINO. Dimostrarsi campioni nella vita oltre che nello sport è possibile? Sicuramente sì, questo è il caso di un campione dei nostri tempi il suo nome è Kylian Mbappé. Nonostante abbia solamente 19 anni, l’attaccante francese ha già messo in bacheca numerosi trofei : 2 campionati francesi, 1 coppa di Francia, 1 coppa di Lega francese, 1 supercoppa francese, 1 europeo under 19 e apice della sua carriera, appena cominciata, 1 Coppa del Mondo ai Mondiali di Russia 2018.
Ma la peculiarità che più di tutte lo innalza tra “l’olimpo dei grandi” del calcio, e più in generale dello sport, non risiede nei suoi piedi educati e nelle grandi doti fisiche di cui lo ha dotato madre natura e che con fatica allena ogni giorno, ma ha come sua dimora naturale il cuore.
L’attaccante francese si è dimostrato tra i più degni rappresentanti di questo sport capaci di dare un esempio tangibile di generosità nei confronti della famiglia di Emiliano Sala, scomparso il 21 gennaio scorso in aereo mentre sorvolava il tratto da Nantes a Cardiff. Ha contribuito in forma anonima alla sottoscrizione online aperta dalla famiglia Sala versando 27mila sterline (circa €30mila euro).
Purtroppo è notizia cinque giorni fa il ritrovamento di un corpo nel relitto del Piper Malibu, che dopo le dovute analisi si è accertato fosse del giovane calciatore argentino.
Mbappé dopo la notizia è sicuramente rimasto scosso dall’immane tragedia che ha colpito il collega e l’intera famiglia, confermato dal fatto che sabato sera quando è sceso in campo nella partita di campionato tra Paris Saint-Germain e Bordeaux, subentrando ad un infortunato Cavani poco prima della fine del primo tempo, non ha inciso in maniera particolare sul match.
La sensazione è che pensieri e sentimenti sulla vicenda abbiano influito sulla prestazione del giocatore. Quest’ultimo particolare lo rende ancora di più campione, in quanto un fuoriclasse è tale quando mostra il suo lato più umano, quando non ragiona solo con mere logiche di guadagni stratosferici o come se nella vita non esistesse altro all’infuori di questo sport.
Ha mostrato la sua anima e il suo cuore al mondo. Questo è un riconoscimento che va oltre una coppa, per quanto sia la più ambita del globo, o ad un riconoscimento personale nel quale insignito come il miglior calciatore dell’anno. Questo premio non ha eguali.
Kylian ha scelto di manifestare la sua vicinanza alle famiglie vittime di questa tragedia in maniera totale e disinteressata, non privilegiando solamente il collega, ma contribuendo nuovamente alla raccolta fondi lanciata l’8 febbraio dalla signora Danielle, moglie del pilota David Ibbotson, sulla piattaforma di crowdfunding GoFundMe, versando la stessa cifra donata per Sala.
Lo ha fatto in maniera anonima cercando di celare la propria identità sotto il nome di un fantomatico Elie Lottin, ma attenti colleghi hanno notato che il nome completo del calciatore transalpino è “Kylian Mbappe Lottin”; per cui si è arrivati presto a capire la vera provenienza della donazione.
Campioni nella vita come nello sport si può, attraverso l’esempio di Mbappè vorremmo arrivasse ai giovani il messaggio che a prescindere dallo sport e dal livello al quale si pratica, dimostrare di esserlo dipende esclusivamente da un dettaglio non di poco conto: l’umanità.
Carlo Saccomando