MILANO. Sei persone sono state arrestate, tre in carcere e tre ai domiciliari, dai carabinieri del Nas di Milano in un’indagine su un traffico di anabolizzanti e sostanze dopanti, in particolare l’ormone della crescita, reperite grazie a ricette “contraffatte” e rivendute “nel settore del bodybuilding” e, più in generale, ai “frequentatori” di alcune palestre. Le sostanze smerciate nelle palestre erano utilizzate per “modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell’organismo, al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti”, scrive nell’ordinanza il gip Guido Salvini, su richiesta del pm Francesco De Tommasi. Gli steroidi “se somministrati al di fuori degli stretti controlli medici previsti e acquisiti sul mercato clandestino comportano gravi pericoli per la salute quali alterazioni a livello epatico, a livello cardiocircolatorio come ictus e infarto e favoriscono il diabete e alcuni tipi di tumore”.
Sono stati eseguiti anche 53 decreti di perquisizione locale e personale nelle province di Milano, Pavia, Monza Brianza, Varese, Cremona, Torino, Lodi, Genova, Napoli e Salerno.
Le indagini sono state avviate dal Nas a giugno 2018 a seguito del sequestro di false prescrizioni mediche in una farmacia di Milano, risultate oggetto di furto in vari studi medici del Milanese. Gli esiti raccolti nel corso delle indagini hanno permesso di identificare due distinte associazioni a delinquere dedite entrambe all’approvvigionamento illecito di medicinali dopanti, in particolare contenenti il principio attivo somatropina, conosciuto anche come ormone della crescita. I farmaci venivano poi ricettati e smerciati nelle palestre delle province di Milano, Varese, Pavia e Lodi.
L’esecuzione dei provvedimenti giudiziari di oggi, spiegano i militari, è la conclusione di una più ampia attività investigativa condotta dal Nas che aveva già consentito nella prima fase di indagini preliminari l’arresto di uno dei sodali dedito al commercio illecito delle sostanze anabolizzanti; e anche di deferire complessivamente all’autorità giudiziaria 53 persone nonché sequestrare farmaci ad effetto anabolizzante e ricette mediche ‘rosse’ di provenienza illecita, in parte già oggetto di rimborso dal servizio sanitario regionale. Il danno alla sanità pubblica è quantificato in circa 11 mila euro.