• 18 Novembre 2024
  • LIBRI

Tradizioni e miti del presepe raccontati da Maurizio Bettini

Nelle case, specie quelle dove ci sono bambini, non può mancare il presepe che ripropone a partiure dalla vigilia della Natività sino all’arrivo dei Magi alla grotta di Betlemme una sorta di rappresentazione teatrale. Il presepe, come tutte le sacre rappresentazioni, è frutto di una lunga evoluzione, di riscritture successive che portano al senso e alla comunicazione culturale che conosciamo oggi e che ha valore fondativo per tutta la comunità cristiana.

Maurizio Bettini, docente di Filologia classica all’università di Siena e studioso di miti e tradizioni nell’ottica dell’antropologia culturale, ricostruisce in un libro dal titolo semplice Il presepio, il percorso e la nascita attraverso i secoli del nostro presepe, quello che conosciamo oggi, individuando l’origine di tanti aspetti, A partire dal fatto che né di capanna né di grotta, tanto meno di bue e asinello, si parla nei vangeli di Luca, che cita solo una mangiatoia e i pastori. Matteo, addirittura parla di nascita in una casa. Ci penserà San Gerolamo, a citare la grotta, quasi a voler riempire una lacuna di Luca.

Nel suo interessante lavoro, Bettini si chiede perché si parli, a cominciare da vangeli apocrifi, di queste bestie e proprio sempre di un bue e un asino che finiscono ormai già da soli a simboleggiare la scena della nascita, del natale. E si capisce come essere finiscano per acquisire un significato esclusivamente simbolico che aiuta a capire anche il senso della mangiatoia, che è il luogo in cui nasce il verbo.

E senza nulla togliere alla magia semplice dei bambini che il presepe lo fanno ogni anno, ne manovrano i personaggi, aggiungono il bambinello o fanno avanzare i Magi, c’è poi naturalmente da capire la differenza di ruoli tra spettatori e attori all’interno della rappresentazione. Da una parte abbiamo l’importanza dei pastori, col loro stupore e forza di testimonianza del prodigio che si compie davanti ai loro occhi; dall’altra c’è per esempio da indagare chi fossero e cosa rappresentino i Magi che arrivano con i loro tre doni, oro, incenso e mirra. Su questo e molti altri aspetti si sofferma il colto saggio storico antropologico di Bettini, capace di fare un po’ di chiarezza sul mistero che è legato alla ricorrente ricostruzione della scena che è il presepe.

Maurizio Bettini, Il presepio, Einaudi, 180 pg. con illustrazioni, 19 euro

Tags

Piero Abrate

Giornalista professionista dal 1990, in passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. È stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

Articoli correlati