Il gruppo musicale durante i suoi concerti porta sul palco bandiere delle Brigate Rosse ed è noto per la realizzazione di brani con espliciti riferimenti al gruppo terrorista
Istigazione a delinquere. Questa l’accusa nei confronti della band musicale ‘P-38- La Gang‘. Questa mattina i carabinieri e la polizia di Torino, supportati dagli uffici territoriali di Bologna, Bergamo e Nuoro, hanno eseguito delle perquisizioni nei confronti dei quattro musicisti. Durante le operazioni è stato sequestrato materiale informatico utile alla prosecuzione delle indagini.
Il gruppo, originario di Torino e composto da Astore, Young Stalin, Jimmy Pentothal e Dimitri, è noto per gli espliciti riferimenti alle Brigate Rosse, con tanto di bandiere sul palco, e per le esibizioni con indosso il passamontagna.
Le indagini erano scattate dopo la segnalazione ricevuta in merito al concerto del Primo Maggio, presenziato dalla stessa band, presso il circolo Arci Tunnel di Reggio Emilia. I testi di quelle canzoni, e in particolare l’esposizione della bandiera con la stella a cinque punte delle BR, avevano scatenato una bufera e lo sdegno social di personaggi come Lorenzo Biagi, figlio del giuslavorista ucciso dalle Nuove BR vent’anni fa.
Lo scorso 14 giugno la band aveva annunciato lo scioglimento e il ritiro dalle scene, spiegando che la decisione era stata presa a causa della “tempesta mediatica e giudiziaria” che si era scatenata sul gruppo. In un post su Instagram avevano raccontato di essere stati controllati dalla Digos e che per gli effetti collaterali di tutto il clamore mediatico scatenato dieci date live erano saltate.
Motivo per il quale molti membri dello staff si erano allontanati dal progetto e che gli stessi membri della band avevano non pochi attriti dovuti proprio a questa difficile situazione. Scioglimento che in seguito sembra non sia realmente accaduto in quanto sulla loro pagina ufficiale Instagram appaiono diversi post che annunciano nuove date live, ultima delle quali era prevista il 3 dicembre a Palermo.