• 20 Novembre 2024
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Togliatti, guida storica del Partito Comunista, moriva 55 anni fa

Il 21 agosto 1964 moriva uno tra gli esponenti più noti della politica italiana, che iniziò la sua carriera come segretario generale del Partito Comunista Italiano. Quell’uomo è stato Palmiro Michele Nicola Togliatti, genovese di nascita, ma con la famiglia di origini piemontesi, il quale prese la cittadinanza sovietica nel 1930. Dal 1944 al 1945 ricoprì la carica di vicepresidente del Consiglio, e, in seguito, quella di ministro di Grazia e Giustizia dopo la caduta del fascismo in Italia. Togliatti fu anche membro dell’Assemblea Costituente, l’organo che diede vita alla Costituzione della Repubblica Italiana.

Palmiro Togliatti

Amico di Antonio Gramsci, e fortemente coinvolto nella società torinese in cui studiò, laureandosi in Giurisprudenza, Togliatti vide svilupparsi un forte movimento operaio. Quelle circostanze lo avvicinarono al socialismo marxista, tanto che diventò segretario della Sezione socialista torinese, convinto della dittatura del proletariato. Animatore con Gramsci del giornale l’Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d’Italia nel 1921, e, dopo l’arresto di Gramsci, ne rimase alla guida fino alla morte, avvenuta nel 1964. 

Nel 1934 Togliatti si trasferì a Mosca, dove divenne membro del Comintern, l’organizzazione internazionale dei partiti comunisti attiva dal 1919 al 1943, rientrando in Italia nel 1944. Oltre 5mila dirigenti comunisti furono arrestati durante il fascismo, ma Togliatti scampò all’arresto. Non temeva il potere di quella che era una dittatura, tanto da dichiarare, durante una seduta a Mosca nel 1941: “Questa dittatura ha fatto qualcosa – non solo tramite la violenza, ma anche a favore di determinati strati della popolazione”.

Il chirurgo Pietro Valdoni che salvò Palmiro Togliatti a seguito dell'attentato
Il chirurgo Pietro Valdoni (sx) che salvò Palmiro Togliatti (dx) a seguito dell’attentato

Divenuto nemico di Mussolini quando salì al potere, promosse la collaborazione delle forze antifasciste, varando, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’amnistia per gli ex fascisti, in qualità di ministro di Grazie e Giustizia. Sopravvissuto a un attentato nel 1948, a pochi mesi di distanza dalle prime elezioni politiche della storia della Repubblica, Palmiro Togliatti visse in un’Italia dai diversi aspetti: prima liberale, poi fascista, e quindi repubblicana, in cui si andava delineando una nuova realtà europea, mentre il mondo era diviso in grandi blocchi.

Simona Cocola

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Simona Cocola

Giornalista pubblicista torinese, ha iniziato a collaborare per la carta stampata nei primi anni dell'università, continuando a scrivere, fino a oggi, per diverse testate locali. Ha inoltre lavorato in una redazione televisiva, in uffici stampa, ha ideato una rubrica radiofonica, ed è autrice di due romanzi.

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